AdgInforma ha raccolto per voi alcune delle novità dal mondo social annunciate o lanciate nell’ultima settimana.
LinkedIn sta creando un Creator Management Team
Il successo di piattaforme come TikTok, OnlyFans e SubStack ha generato una corsa quasi folle ad investimenti nella creator economy da parte delle aziende tech. Facebook e Snapchat hanno lanciato “imitazioni” di TikTok, e Twitter ha appena acquisito una piattaforma per creare newsletter. Ora anche LinkedIn scende in campo per ottimizzare l’enorme patrimonio di creators che già sono presenti nella piattaforma. Lo annuncia su Twitter Daniel Roth, direttore editoriale di LinkedIn, aprendo contestualmente la ricerca per un direttore del team di Creator Management:
We're building out our creator management team and I'm hiring someone senior to lead it. Is that you? Got any great candidates to recommend? Please let me know! https://t.co/RG9V3vdJUy
1/ Why creators? A short thread:— Daniel Roth (@danroth) February 12, 2021
In settimana, LinkedIn ha anche implementato la propria funzione delle “Stories”, aggiungendo tre nuovi font (Minimal, Headline e Retro) e nuove opzioni sui colori del testo.
Instagram amplia le opzioni per i live
Presto su Instagram sarà possibile organizzare dei live con 4 partecipanti in contemporanea. Lo condivide Matt Navarra sul proprio profilo Twitter.
Coming soon to Instagram:
Go Live with up-to 4 people!
Source: https://t.co/88KKlIlPv1 pic.twitter.com/NRZXwrZn1e
— Matt Navarra (@MattNavarra) February 12, 2021
Twitter introdurrà le etichette “Account governativo” anche in altri paesi
Twitter ha introdotto l’etichetta identificativa per gli account gestiti da funzionari governativi o affiliati in qualche modo ad uno Stato nell’agosto 2020, ma fino ad ora sono stati attivi solo per account di un numero limitato di paesi: Stati Uniti, Uk, Russia, Francia e Cina. Le etichette saranno ora applicate anche ad account governativi o di media su cui lo Stato esercita qualche tipo di influenza o controllo anche in Canada, Cuba, Ecuador, Egitto, Germania, Honduras, Indonesia, Iran, Italia, Giappone, Arabia Saudita, Serbia, Spagna, Tailandia, Turchia e gli Emirati Arabi Uniti. Per approfondimenti sulle etichette, vi rimandiamo alla pagina di spiegazione di Twitter.
Mercoledì 10 febbraio, Jack Dorsey ha lasciato intendere che presto potrebbe essere possibile “dare una mancia” ai propri utenti preferiti attraverso un sistema di “tipping” integrato alla piattaforma, probabilmente attraverso le neonate “Fleets” e/o “Spaces”.
Il 10 febbraio, è anche arrivata la conferma: la sospensione dell’account di Donald Trump da Twitter sarà permanente, anche se il Tycoon dovesse candidarsi nuovamente alle presidenziali.
YouTube sta creando un badge più evidente per i video embeddati
YouTube sta testando un badge più evidente in sovraimpressione ai video embeddati in altri siti, per invitare i lettori a guardare il video sulla piattaforma di proprietà di Google o sulla web app, in cui saranno disponibili molte funzioni come i commenti, le notifiche e i consigli di video simili.
L’entusiasmo per Spaces è un privilegio per utenti iOS
Noi di AdgInforma abbiamo provato a partecipare ad una diretta via Spaces, su Twitter, per approfondire le differenze fra i due “servizi vocali” più discussi del momento… ma il nostro entusiasmo è stato subito frenato da un messaggio d’errore: esattamente come ClubHouse, anche Spaces al momento è dedicato solo ad utenti iOS, e non funziona da desktop.
TikTok punta al replay
Lo scorso 11 febbraio, TikTok ha implementato le proprie funzionalità per i Creators, includendo due nuove features: la possibilità di scaricare i propri video entro 90 giorni dalla registrazione del live, e la possibilità di rimandarli in onda anche una volta scaduta la diretta.
E il 14 febbraio, la piattaforma preferita dalla Gen-Z ha trasmesso in diretta un intero concerto di Justin Bieber per il giorno di San Valentino.
Facebook dà un giro di vite al bullismo online
Nel rapporto sulla trasparenza nella moderazione pubblicato giovedì 11 febbraio, Facebook ha reso noto di aver raddoppiato il numero di contenuti molesti o bullizzanti nell’ultimo trimestre del 2020. Da tre milioni e mezzo di contenuti, Facebook ha raggiunto i 6,3 milioni di contenuti rimossi, grazie soprattutto al miglioramento dei sistemi automatici che analizzano i commenti su Facebook e Instagram, soprattutto per le lingue diverse dall’inglese.