Il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Carlo Verna rompe gli indugi sui vaccini ai giornalisti e, dopo l’iniziale prudenza, chiede di considerare la categoria tra quelle a rischio, e quindi degna di essere inserita tra quelle con priorità. “Con molta discrezione, nonostante le sollecitazioni da alcuni territori, abbiamo atteso valutazioni sulle priorità nelle vaccinazioni – afferma in una nota il presidente del Verna -, ritenendo che non si potesse parlare di noi se non dopo aver concluso la fase riguardante i medici e la tutela del sistema scolastico”.
“Ora, benché gli assembramenti proprio sotto i palazzi della politica nei giorni della crisi di Governo siano ormai alle spalle – evidenzia Verna – va rotto ogni indugio e posto il problema del servizio essenziale che non senza rischi i giornalisti svolgono, nelle diverse espressioni della professione, da chi intervista o cerca notizie, ai fotografi e ai videomaker. Nel rispetto di tutte le altre esigenze, ma plasticamente documentando con immagini quel che accade quotidianamente, chiediamo che sia valutato con attenzione il momento di quando tocchi a chi fa informazione, in particolar modo a chi svolge servizio esterno. Nessuno chiede privilegi ma solo corrette valutazioni dopo aver prospettato situazioni di fatto. Crediamo anche che debbano collaborare, per individuare le situazioni maggiormente a rischio, gli editori che commissionano o utilizzano servizi realizzati in esterno a contatto con una pluralità di soggetti”.