Allarme sanitario, sono 70 i focolai in Italia: fino ad oggi ci avevano nascosto la nuova PANDEMIA | Si rischia il lockdown già da mezzanotte

Medico con paziente

Medico con paziente (Canva) Adginforma.it

Gli scienziati avvertono: virus potrebbe mutare e diventare trasmissibile tra esseri umani, scatenando una nuova pandemia.

Un virus continua a circolare in modo preoccupante tra uccelli e mammiferi in diversi Paesi creando allarme.

Gli esperti internazionali chiedono interventi urgenti per evitare che il virus subisca mutazioni pericolose per l’uomo.

Il timore principale riguarda la possibilità che il virus diventi trasmissibile da persona a persona in tempi brevi.

La comunità scientifica lancia un allarme globale e invita le istituzioni a prepararsi subito a un nuovo possibile scenario pandemico.

Un virus che si muove silenzioso tra animali e confini

Il virus altamente patogeno è ormai diffuso in tutti e cinquanta Stati, dove ha provocato la perdita di oltre 168 milioni di capi di pollame dal 2022. A preoccupare gli scienziati non è solo la portata del contagio tra animali, ma anche la crescente capacità del virus di adattarsi ai mammiferi. In questo scenario, ogni infezione è una potenziale opportunità per il virus di mutare, acquisire nuove caratteristiche e diventare più pericoloso anche per l’uomo.

Attualmente, il rischio per la popolazione è considerato basso, ma la presenza del virus in ambienti così ampi e variati aumenta la probabilità di cambiamenti genetici. E quando si parla di virus influenzali, basta un piccolo salto evolutivo per cambiare il corso della storia sanitaria mondiale. L’esperienza passata è rimasta nella memoria di tutti e il pensiero di una nuova pandemia preoccupa e spaventa i cittadini. La comunità scientifica è già attiva per provvedere ed evitare che si possano verificarsi condizioni sfavorevoli e pericolose per i cittadini.

Allerta pandemia
Infermiera in ospedale (canva) Adginforma.it

L’appello degli scienziati: agire ora per evitare un’altra pandemia

Il grido d’allarme arriva da una rete globale di esperti in virologia, che chiede una risposta urgente e coordinata contro una minaccia che potrebbe travolgere il pianeta. Il Covid19 ha insegnato che il tempo è un fattore determinante nella gestione delle emergenze sanitarie, e che la sottovalutazione può costare caro. Quindi bisogna agire in fretta.

Gli scienziati insistono sull’importanza della sorveglianza continua, dello sviluppo di vaccini specifici e di una comunicazione efficace tra istituzioni internazionali. La mancata attenzione da parte di alcune amministrazioni rischia di compromettere gli sforzi collettivi. L’Europa, in particolare, viene chiamata a un ruolo più attivo, anche nel coordinare risposte laddove altri Paesi sembrano defilarsi. Il futuro di una nuova possibile pandemia di influenza aviaria potrebbe dipendere da quanto si saprà fare oggi. E il tempo, ancora una volta, è già iniziato a scorrere.