Altro che cavallo bianco, i veri principi hanno gli ASINI | Va a spasso per il mondo con il suo Ciuchino
Uomo cammina da solo (Canva) Adginforma.it
Dopo una rottura, un uomo sceglie un’avventura estrema e surreale. Un viaggio lento e fuori da ogni schema. Finale inaspettato.
Certe decisioni nascono dal vuoto. Quando una relazione finisce, non tutti cercano conforto tra le mura di casa o in una vacanza esotica.
Alcuni scelgono qualcosa di radicale, qualcosa che sfida la routine e rompe il rumore di fondo della quotidianità.
Così ha fatto un uomo, partito da solo per attraversare a piedi il Regno Unito. Non per sport, non per fuga.
Ma per riconnettersi con il mondo e con la gente. Viaggiando in compagnia di una creatura molto particolare.
Un cammino lungo oltre mille chilometri
Ha iniziato dalla punta più a nord della Scozia, con l’obiettivo di raggiungere un faro sulla costa sud del Regno Unito. Nello zaino c’erano una tenda, l’essenziale per sopravvivere, e un compagno di viaggio decisamente fuori dal comune. Prima della partenza, si erano allenati insieme per sette mesi. Il percorso si è rivelato da subito impegnativo. Terreni impervi, meteo ostile, momenti di sconforto. Il compagno si bloccava quando non si sentiva sicuro, costringendo a lunghe pause.
Eppure, proprio quei rallentamenti hanno cambiato tutto. Invece di misurare la giornata con chilometri e obiettivi, ha iniziato a osservare, ad ascoltare. Le persone incontrate lungo la strada offrivano aiuto, sorrisi, rifugi improvvisati. L’avventura si è trasformata in un’esperienza umana intensa. Alla fine del percorso, oltre millecento chilometri dopo, era chiaro che qualcosa era cambiato. Non si trattava più solo di un viaggio.
L’amicizia che nasce quando si rallenta
Il vero punto di svolta è stato comprendere che quel cammino non era un’impresa personale, ma un dialogo continuo con l’altro. Quando il compagno non voleva proseguire, non era un ostacolo, ma un segnale. Fermarsi ha insegnato a notare i dettagli, a rispettare i ritmi, a vivere il momento. Non era più questione di arrivare, ma di esserci. La fatica fisica è stata ripagata dall’incontro con decine di sconosciuti che offrivano acqua, cibo, compagnia. In ogni villaggio, in ogni campo, qualcosa si apriva. Una connessione semplice, disarmante, che aveva un solo protagonista indiscusso: lui.
Con il muso curioso, lo sguardo calmo e gli zoccoli infangati, diventava il centro della scena ovunque passasse. Non servivano parole, bastava la sua presenza per accendere il sorriso. Alla fine del viaggio, era impossibile separarsene. L’uomo lo ha portato con sé. Lo va a trovare ogni mese. Camminano ancora insieme. Questa non è solo una storia. È un libro pubblicato recentemente in Inghilterra: “The Way of the Donkey” di Adam Lee. Sì, il protagonista del viaggio, dell’amicizia e del cambiamento è proprio un asino.