Altro che Beatrice, era lei il vero amore di Dante: la città che lo “guidò” nella sua Divina Commedia | L’amore segreto del grande maestro

Il borgo di Dante - Adginforma.it

Il borgo di Dante - Adginforma.it (Fonte X)

Se anche tu sogni di ripercorrere i passi del sommo poeta, sei nel posto giusto: oggi ti porteremo nel luogo da cui è iniziato il viaggio della Divina Commedia.

Senza dubbio, il corposo tomo della Divina Commedia è una delle letture obbligatorie più impegnative nella vita accademica di ogni studente, nonché la croce e delizia di tutti i docenti, che si ritrovano a costruire un ponte tra presente e passato nel tentativo di riattualizzare l’opera dantesca e appassionare così le scolaresche.

In realtà, il messaggio di Dante è facilmente adattabile in chiave moderna: lo stesso protagonista potrebbe essere oggi un giovane smarrito e schiacciato dalla pressione sociale, tra la smania di followers, l’ansia da prestazione e la voglia di lasciare la propria impronta nel mondo, cercando il senso profondo di sé.

Beatrice, la donna platonicamente legata al poeta, ai giorni nostri potrebbe essere invece una giovane attivista digitale, una voce autentica in un mare di apparenza e superficialità. Non la classica influencer, ma piuttosto una personalità volitiva, empatica e indipendente, un autentico faro che condurrà il Dante del ventunesimo secolo fuori dalla tossicità della “selva digitale”.

E Virgilio? Questa figura enigmatica, ispirata al celebre poeta romano, nel 2025 vestirebbe probabilmente i panni di un content creator maturo, forse un po’ boomer, ma indubitabilmente saggio. Un mentore che aiuterà il protagonista a trovare l’equilibrio in un mondo in bilico, ricco di contraddizioni e di aspettative da soddisfare. E se vuoi ripercorrere anche i luoghi dell’iconico poema, non ti resta che seguirci nel prossimo paragrafo, alla scoperta della location da cui si dipana la narrazione

Alla scoperta del Parco Letterario di Borgo Virgilio

Nel cuore di Mantova sorge un luogo di inestimabile valore letterario e culturale: si tratta del Parco Letterario di Borgo Virgilio, luogo natale di Publio Virgilio Marone, ovvero il celebre poeta che guidò il protagonista della Divina Commedia tra le insidie dell’Inferno e le malinconie del Purgatorio.

Immersa nel Parco Regionale del Mincio, questa location bucolica confina anche con la Riserva Naturale Vallazza, ricca di vegetazione galleggiante, come ninfee, castagne d’acqua e fiori di loto, ed è popolata da cormorani, aironi e testuggini palustri. Il Parco Letterario è impreziosito anche dalla presenza del Museo Virgilio, situato presso il complesso napoleonico di Forte di Pietole, nonché dal Monumento a Virgilio, realizzato da Agamennone Paganini nel 1884 e inaugurato nientemeno che da Giosuè Carducci. Infine, il Parco ospita anche il Bosco Virgiliano, un’area di circa 4 ettari progettata dal paesaggista Giuseppe Roda che riflette l’immaginario delle opere virgiliane, ricreando inoltre l’illusione della “selva oscura” in cui i due poeti si sono addentrati fianco a fianco all’inizio della Divina Commedia.

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Bosco Virgiliano – Adginforma.it (Fonte X)

Perché visitare il Parco Letterario di Borgo Virgilio

Il Parco Letterario di Borgo Virgilio è un’oasi di pace e di ispirazione, perfetta per chi cerca un angolo naturalistico lontano dallo stress cittadino. Qui convergono infatti studenti, famiglie e turisti, ma anche amanti dell’arte e della letteratura; aperto dall’alba al tramonto, il Parco offre inoltre visite guidate su prenotazione, e usufruisce di un utile servizio di bike sharing.

Visitare questo spot incantevole significa immergersi in un angolo di poesia viva, dove il Mincio sembra sussurrare ancora i versi di Dante, instillando nei visitatori una sensazione di benessere e completezza, di un cerchio che si chiude… la Divina Commedia, del resto, è anche la storia di ognuno di noi!