Pericolo al BANCOMAT: basta un solo prelievo da € 50 per farti svuotare il conto | Questo è il pulsante che non devi mai toccare

Truffa bancomat

Truffa bancomat (canva) Adginforma.it

Un gesto automatico può mettere a rischio tutto il tuo conto. Scopri qual è l’errore comune da evitare assolutamente ogni volta che prelevi.

La scena è familiare: arrivi al bancomat, inserisci la carta, digiti il PIN e ritiri i tuoi 50 euro. Tutto semplice, tutto come sempre.

Ma in quel momento, premere un solo tasto sbagliato può trasformare una banale operazione quotidiana in un incubo.

Alcuni truffatori aspettano solo quello, una disattenzione minima.

E proprio nel posto dove ti senti più protetto, fuori dalla tua banca, può cominciare la sottrazione silenziosa dei tuoi risparmi.

Sicurezza o abitudine? Quando il gesto automatico diventa un rischio

Viviamo in un mondo dove la tecnologia ci ha semplificato ogni cosa: i pagamenti si fanno con un clic, le app gestiscono conti e bonifici, e prelevare denaro è questione di pochi secondi. Ma la velocità spesso ci rende superficiali. L’ATM, che per anni ci ha trasmesso una sensazione di affidabilità, è diventato oggi terreno fertile per frodi e sotterfugi. Le nuove generazioni di sportelli automatici sono più intelligenti, certo, ma anche più vulnerabili, soprattutto quando vengono utilizzati con leggerezza.

La maggior parte di noi agisce per abitudine, senza nemmeno leggere le opzioni che appaiono sullo schermo. Sì, perché nella fretta quotidiana, ignoriamo i piccoli dettagli. Non ci chiediamo, ad esempio, se sia davvero necessario lasciare una traccia cartacea della nostra operazione. Eppure, è proprio da quei dettagli che può partire una truffa. L’abitudine, quando incontra la disattenzione, può diventare pericolosa. E la sicurezza digitale non serve a nulla se, fisicamente, lasciamo dietro di noi informazioni sensibili.

Sportello bancomat
Persone allo sportello ATM con Bancomat (canva) Adginforma.it

Il pulsante della truffa: lo scontrino può costarti caro

Il vero rischio arriva quando, alla fine del prelievo, premi “sì” per stampare lo scontrino. Un gesto apparentemente innocuo, che molti fanno per scrupolo o semplice abitudine. Tuttavia, quel pezzetto di carta contiene dati preziosi: saldo residuo, codice dell’operazione, informazioni legate al conto. E se viene dimenticato nel cestino accanto al bancomat, chiunque potrebbe raccoglierlo. I criminali digitali usano tecniche sempre più raffinate: un semplice scontrino può aiutarli a incrociare dati e ricostruire movimenti finanziari, magari incastrando un’identità per operazioni illecite.

Secondo gli esperti, questa prassi è già stata sfruttata in truffe reali. È quindi fondamentale scegliere sempre “no” quando ci viene chiesto se vogliamo la ricevuta, o al massimo portarla via con sé e distruggerla una volta a casa. In un’epoca dove l’informazione vale oro, lasciare indizi in giro è l’errore da non commettere mai. Basta un clic su quel tasto per consegnare i nostri dati a chi sa come usarli.