La tabellina del 5 ti manda in PENSIONE anche se sei stato uno scansafatiche | 5-10-15 e 1995 i numeri da ricordare

Pensione di vecchiaia

Pensione di vecchiaia (Canva) Adginforma.it

Hai lavorato solo per pochi anni? Esiste un modo per andare in pensione lo stesso, ma solo in un caso preciso.

Molti credono che la pensione sia un miraggio per chi ha lavorato poco o in modo discontinuo.

È davvero così? Esistono regole severe che sembrano tagliare fuori chi non ha maturato 20 anni di contributi.

Ma il sistema previdenziale italiano, a volte, nasconde eccezioni sorprendenti. Alcuni numeri 5, 10, 15 e una data precisa possono fare la differenza tra una pensione e un nulla di fatto.

Ecco perché dovresti controllare subito alcune date importanti per la tua pensione.

Non bastano gli anni: contano le date

La pensione non è un premio a sorpresa: servono requisiti precisi. In linea generale, per accedere alla pensione di vecchiaia bisogna aver compiuto 67 anni e versato almeno 20 anni di contributi. Per chi ha avuto una carriera continuativa, esiste anche l’opzione anticipata, che prevede oltre 41 anni di versamenti. Ma che succede a chi ha versato contributi solo per 5, 10 o 15 anni? Siamo abituati a pensare che al di sotto dei 20 anni non ci sia alcuna possibilità.

Tuttavia, questa regola cambia in base a un dettaglio spesso sottovalutato: la data del primo contributo versato. Il sistema previdenziale italiano distingue infatti tra vecchi iscritti, legati al sistema retributivo o misto, e nuovi iscritti, rientranti nel sistema contributivo puro. La linea di demarcazione è il 31 dicembre 1995: chi ha iniziato dopo questa data potrebbe avere una sorpresa. Ma solo in un caso ben preciso, da conoscere per non perdere diritti.

Pensione di vecchiaia
Pensione di vecchiaia (canva) Adginforma.it

Pensione con pochi contributi: ecco dove sta il trucco

Se il tuo primo contributo previdenziale è stato versato dopo il 1° gennaio 1996, rientri tra i cosiddetti “contributivi puri”. In questo caso, la legge prevede una possibilità interessante: accedere alla pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi, purché tu abbia compiuto 71 anni. Una formula che consente di ottenere la pensione anche con carriere brevi, discontinue o interrotte, ma riservata a chi non ha mai avuto versamenti prima del 1996.

Se invece rientri tra i lavoratori retributivi o misti, anche 15 anni di contributi non ti garantiranno una rendita. In questi casi, l’unico strumento accessibile potrebbe essere l’Assegno Sociale, che però non è una pensione vera e propria, ma un sostegno economico legato alla condizione reddituale, attivabile dai 67 anni. Conoscere la propria storia contributiva diventa quindi fondamentale: quella data, il 1° gennaio 1996, può valere molto più di quanto pensi.