Le nuove linee guida per Escherichia coli, rendono il formaggio a latte crudo estremamente sicuro

Formaggio

Formaggio (pexels) - adginforma.it

Consumare il formaggio a latte crudo non è mai stato così sicuro. Le linee guida del Ministero della Salute.

L’alimentazione è di fondamentale importanza per poter crescere e continuare a vivere in modo sano e duraturo.

Tuttavia, ci sono volte in cui alcune persone finiscono in ospedale con codice rosso per aver mangiato un cibo avariato, non conservato bene o nocivo a causa dei batteri.

L’Escherichia coli è uno di quei batteri che provocano forti dolori e gravi conseguenze mediche a chi ne cade vittima e spesso si trova in molti cibi altamente consumati (come il formaggio a lette crudo).

Proprio questo alimento è spesso entrato nell’occhio del ciclone a causa della sua potenziale pericolosità ma adesso il Ministero della Salute ha promosso delle linee guida per un suo consumo consapevole e molto più sicuro.

Escherichia coli, ci pensa il Ministero della Salute

Secondo quanto riportato dal sito salute.gov.it, il Ministero della Salute, appoggiato anche dall’iniziativa del Sottosegretario Marcello Gemmato, ha inviato a Regioni, Province autonome (Trento e Bolzano) e alle principali Associazioni di categoria un documento tecnico. Quest’ultimo si riferisce al controllo del batterio Escherichia coli nel latte non pastorizzato e nei prodotti da esso derivati.

Queste linee guida sono il risultato del lavoro svolto dal Tavolo tecnico organizzato presso il Ministero della Salute. Il Sottosegretario Gemmato ha spiegato che si tratta di uno strumento tecnico-scientifico per aumentare le prevenzione dalle infezione dalle Shiga-tossiche del batterio Escherichia coli denominate STEC. L’obiettivo è proteggere la popolazione, soprattutto i soggetti più fragili come i bambini, gli anziani e le persone immunocompromesse.

Escherichia coli
Batterio (pexels) – adginforma.it

Sintomi dell’infezione

Stando a quanto si legge sul sito salute.gov.it, mesi fa, con l’approvazione del Ministro Francesco Lollobrigida, è stato avviato un Tavolo tecnico. Questo era composto dagli esperti del Ministero della Salute, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), dell’Istituto Superiore di Sanità, degli Istituti Zooprofilattici e delle associazioni di categoria.

L’obiettivo era mettere in chiaro le misure di mitigazione più valide per garantire la sicurezza alimentare e diminuire il rischio di gravi infezioni da Escherichia coli causate dal consumo di latte crudo e derivati. I sintomi che si presentano dopo l’infezione possono essere più o meno gravi e riguardano l’apparato digerente ed intestinale, colpendo in forma più acuta i soggetti fragili. Il documento è diretto sia agli operatori della filiela alimentare che alle ASL che si occupano dei controlli ufficiali. Tutto questo per ridurre al minimo il rischio di infezione.