A ottobre i nuovi vaccini. Si studiano intanto quelli “orali” e i “combinati”

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Per ora è uno studio allo stato embrionale ma i ricercatori giapponesi che lo conducono si dicono soddisfatti per quanto realizzato finora e fiduciosi per i risultati futuri. Per debellare le infezioni da coronavirus gli scienziati del Paese del Sol Levante stanno lavorando a un progetto che porti al superamento dei vaccini cosiddetti sistemici e alla creazione di quelli somministrabili per le vie aeree. Una ricerca che alza, e di molto, l’asticella. Gli attuali vaccini molto spesso non sono riusciti a neutralizzare il virus perché questo aveva già colpito le cellule del nostro corpo. Un limite, senza alcun dubbio.

Ciò per cui ora si sta lavorando è la realizzazione di quello che potremmo chiamare un vaccino mucosale che possa fornire una risposta immunitaria forte, che contrasti il virus in maniera immediata e definitiva. Sul nascere, per così dire. Un autentico scudo per naso, gola ed occhi. I primi risultati fanno ben sperare. Non si registrano, infatti, effetti collaterali di rilievo sugli esemplari di scimmia cui gli scienziati hanno somministrato il vaccino per via sublinguale. E ci sono diverse pubblicazioni su Biology Methods and Protocols relative agli studi in corso.

Un’altra buona notizia di qualche giorno fa riguarda Moderna. L’azienda statunitense ha annunciato che entro il 2025 potrebbe essere disponibile un unico vaccino con valenza doppia, che possa contrastare sia il Covid-19 che il virus dell’influenza stagionale. Secondo Stéphane Bancel, che di Moderna è l’Amministratore Delegato, l’azienda, come da tempo si è ripromessa di fare, lavora sempre più convintamente alla produzione di vaccini a mRNA. Dunque, se finora questi ultimi erano impiegati per prevenire il diffondersi del coronavirus, presto lo saranno anche per le altre malattie respiratorie. E se, dice Bancel, si è quasi pronti per il vaccino anti-influenzale, per quello contro il virus respiratorio sinciziale sono in corso le procedure per l’autorizzazione sia negli USA che in Europa.

In Italia siamo prossimi all’apertura della campagna vaccinale. Orazio Schillaci, Ministro della Salute, ha annunciato l’arrivo dei nuovi vaccini previsto per gli inizi di ottobre. I destinatari si confermano, in pratica, gli stessi della precedente tornata. E cioè gli ultrasessantenni, le persone fragili, gli operatori sanitari, le donne in gravidanza o in allattamento, gli ospiti delle RSA. Come assicurano sia Pfizer che Moderna, si tratta di vaccini formulati tenendo conto delle ultime varianti assunte dal virus (XBB.1.5 e BA.2.86, quest’ultima dichiarata dalla sola Moderna). Unica dose, copertura dodici mesi.

Potenzialmente ne sono interessati venti milioni di italiani (18 dei quali over 60). Ma l’anno passato a beneficiarne sono state solo sei milioni di persone. Previsto, per la somministrazione, un coinvolgimento maggiore dei medici di famiglia e delle farmacie. Ricordiamo che non c’è finora alcun obbligo e che il vaccino è gratuito per tutti.