Addio al CARO CARBURANTE con quella che sembra una pozione magica fatta di luce solare e acqua

Uomo felice in auto

Uomo felice in auto (Canva) Adginforma.it

Un progetto visionario promette di trasformare acqua e luce solare in carburante liquido per auto. Ma sarà davvero possibile?

Quando pensiamo al pieno, ormai ci assale un senso di rassegnazione più che di abitudine.

Le cifre alla pompa non smettono di salire, lasciando automobilisti e famiglie sempre più in difficoltà.

Mentre l’elettrico avanza, molti si chiedono se esista una terza via, meno costosa e più immediata.

La risposta potrebbe arrivare da un piccolo impianto che, in silenzio, sta riscrivendo la storia del motore.

L’idea che ribalta il concetto di carburante

Nel cuore dell’Europa, lontano dai riflettori, si sta sperimentando una soluzione che suona più come un incantesimo che come ingegneria applicata. Una tecnologia capace di creare carburante liquido senza estrarre una sola goccia di petrolio. Nessuna trivella, nessun oleodotto, nessun barile da importare. Solo luce solare, acqua e anidride carbonica: tre elementi accessibili, economici e abbondanti, trasformati in energia per i veicoli di oggi.

Non parliamo di un’idea per il futuro remoto o di un prototipo da laboratorio. Parliamo di un processo già attivo, che non richiede nuovi motori né conversioni complicate. Le auto restano le stesse, cambiano solo le origini del carburante. Un progetto che vuole tagliare le emissioni, sì, ma anche le spese quotidiane di chi si muove. E in un mondo dove ogni litro costa caro, questa novità potrebbe davvero fare la differenza.

Benzina solare, ora è possibile
Benzina solare, ora è possibile (Canva) Adginforma.it

Carburante dal sole: come funziona la benzina solare di Synhelion

L’invenzione arriva dalla startup svizzera Synhelion, che ha inaugurato nel 2024 l’impianto “DAWN” in Germania: il primo al mondo a produrre carburante solare su scala industriale. Il principio è audace ma semplice: migliaia di specchi seguono il sole e riflettono la luce su un ricevitore in cima a una torre, generando calore a oltre 1.200 gradi. Questa energia termica attiva un reattore che separa acqua e CO₂, creando syngas, una miscela di idrogeno e monossido di carbonio.

Il syngas viene poi trasformato in syncrude, un liquido raffinabile in benzina, diesel o jet fuel. Il risultato? Un carburante che si comporta esattamente come quello tradizionale, ma senza origine fossile e con emissioni nette pari a zero. I primi test sono stati spettacolari: una Harley-Davidson alimentata solo con benzina solare, e una Audi Sport Quattro del 1985 che ha affrontato le curve del Passo della Furka senza alcuna modifica meccanica. L’impianto funziona 24 ore su 24 grazie a un innovativo sistema di accumulo termico, e Synhelion ha già annunciato un secondo sito produttivo per il 2027. I costi? Ancora alti, ma destinati a scendere. E se il progetto prende piede, potrebbe davvero segnare la fine della dipendenza dal petrolio.