ADDIO ASSEGNO UNICO: sospese le domande già da luglio | Una sassata all’economia delle famiglie italiane

Famiglia con figli

Famiglia con figli (Canva) Adginforma.it

Assegno unico: un contributo atteso da migliaia di famiglie italiane, ma qualcosa quest’anno sembra incepparsi nel meccanismo.

Luglio porta con sé il caldo e una lunga lista di impegni che si affollano tra ferie e fatture da chiudere.

Per molte famiglie, è anche il mese dell’attesa: quella dell’accredito dell’assegno unico, appuntamento fisso sul calendario.

Eppure, quest’anno, qualcosa sembra diverso: un silenzio sottile, un dato che passa sotto traccia, ma che inquieta.

Perché, in mezzo a un’estate come tante, c’è un numero che cala e che dovrebbe far riflettere tutti. Di cosa si tratta.

Il paradosso di un aiuto che fatica ad arrivare

Da quando è stato introdotto, l’assegno unico ha rappresentato per molte famiglie un’ancora di sicurezza. Non un lusso, ma una certezza su cui fare affidamento: ogni mese, una somma sul conto per affrontare le spese legate ai figli. Nonostante l’inflazione e l’instabilità, questa misura ha permesso a tanti di respirare, almeno un po’. Con gli ultimi adeguamenti, poi, l’importo è stato persino aumentato, almeno sulla carta. Eppure, qualcosa non torna. A luglio 2025, infatti, i dati parlano chiaro: le richieste sono in calo.

Un dettaglio che potrebbe sembrare secondario, ma che invece apre a domande cruciali. Perché in un Paese dove ogni figlio è un investimento (e spesso un sacrificio), rinunciare a un aiuto economico non è una scelta leggera. Cos’è successo, allora? Cosa si nasconde dietro questa apparente disaffezione? La risposta non è immediata, ma parte da un dato preciso, registrato nei primi sei mesi dell’anno dall’INPS.

Assegno unico per famiglie
Assegno unico per famiglie (Canva) Adginforma.it

Assegno unico luglio 2025: pagamento confermato, ma calano le domande

Il pagamento di luglio è previsto tra il 15 e il 18 del mese per chi ha già una domanda attiva. Per chi presenta nuove richieste o ha aggiornamenti familiari recenti, l’erogazione slitterà a fine mese, dopo i controlli dell’INPS. Le somme sono state ritoccate: un piccolo aumento legato all’inflazione (+0,8%) e maggiorazioni per famiglie numerose con ISEE sotto soglia. Ma attenzione: senza un ISEE aggiornato, gli importi restano minimi. E in molti, pare, hanno dimenticato o rinunciato a rinnovarlo. Secondo fonti INPS, il calo delle richieste non dipende da un miglioramento economico delle famiglie.

Anzi, molti moduli sono stati compilati male, inviati in ritardo o addirittura mai completati per difficoltà con la piattaforma digitale.
In pratica, la burocrazia scoraggia. La complessità blocca. Il sostegno c’è, ma è nascosto dietro passaggi complicati, scadenze mutevoli, sigle da decifrare. Così, a tre anni dall’avvio, la misura che doveva semplificare la vita alle famiglie rischia di diventare un ostacolo. E mentre si parla di natalità, di sostegni e futuro, il vero problema resta lì: un sistema che, anche quando funziona, non sempre è alla portata di tutti.