Allarme medici d’estate: cosa accade negli ospedali italiani e quali sono i tempi di attesa

Ospedale

Sanità pubblica (pexels) - adginforma.it

L’inizio della stagione estiva ha dato il via anche all’allarme sanitario. Che sta succedendo negli ospedali e quanto dura l’attesa.

Le prime ondate di caldo portano con sé non solo l’inizio dell’affollamento delle spiagge, ma anche quello dei Pronto soccorso.

Molte persone, infatti, soffrono talmente tanto le alte temperature che si vedono costrette a chiedere aiuto ai medici.

Tuttavia, proprio in concomitanza dell’inizio dell’estate gli ospedali italiani stanno affrontando una forte crisi sanitaria.

Nel dettaglio, tra le corsie dei tanti ospedali d’Italia ci sono sempre meno dottori pronti a prendersi cura dei pazienti bisognosi.

Problemi sanitari

Secondo quanto riportato dal sito ilsole24ore.com, l’estate 2025 sarà problematica a livello sanitario perché non solo ci sono le ferie dei medici (che già sono pochi rispetto a qualche anno fa), ma scadono anche i contratti dei cosiddetti dottori gettonisti. I medici gettonisti rappresentano il personale sanitario “presi in affitto” per coprire turni e assenze.

Come ha spiegato il presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza (SIMEU) Alessandro Riccardi, a fine luglio scadranno i contratti dei medici gettonisti e la loro assenza peggiorerà la situazione già piuttosto critica delle corsie. Questo coinciderà con il periodo più caldo dell’anno, durante il quale la domanda di assistenza medica aumenta notevolmente.

Dottori
Medici rimasti (pexels) – adginforma.it

Organizzazione ospedaliera

Diminuire il personale medico durante la stagione estiva vuol dire dilatare di parecchio i tempi di attesa anche solo per una visita generale. I Pronto soccorso, poi, saranno pieni di persone che chiedono assistenza per il troppo caldo ma le corsie saranno vuote perché i dottori saranno in ferie o quelli in affitto a gettoni avranno terminato il loro contratto.

L’80% dei medici sono a gettone, quindi una volta terminato il loro contratto gli ospedali italiani si vedranno ridurre dell’80% il loro personale sanitario. Una situazione che secondo Riccardi va risolta il prima possibile anche se, come lui stesso ha affermato: “Non registriamo ancora emergenze o accessi massivi ai Pronto soccorso”. Tuttavia, le previsioni meteorologiche annunciano un forte caldo in arrivo e questo significa più richieste di aiuto sanitario.