ALLERTA SANITARIA, ti iniettano plastica invece di medicinale: centinaia i casi di tumore accertati | Ospedale sotto accusa

Medico con paziente

Medico con paziente (Canva) Adginforma.it

Studio shock rivela il pericolo ed è allerta sanitaria: migliaia di particelle iniettate direttamente nel sangue dei pazienti.

Ti sei mai chiesto cosa ti scorre davvero nelle vene quando sei sotto flebo? Forse non solo soluzione salina e medicinali. Forse c’è dell’altro.

Negli ultimi mesi, alcune testimonianze e studi hanno portato a galla una realtà tanto invisibile quanto inquietante.

Una scoperta scientifica rischia di ribaltare la fiducia nei protocolli medici e accendere una discussione infuocata sulla sicurezza delle terapie più comuni.

Ecco cosa è stato scoperto, e perché dovresti preoccupartene.

Non tutto ciò che cura è privo di rischi: l’errore che nessuno vede

Quando ci affidiamo alla medicina moderna, tendiamo a pensare che ogni passaggio sia sotto controllo. Le mani esperte, le macchine avanzate, le terapie precise: ci sentiamo al sicuro. Ma cosa accade quando il rischio non è visibile? Quando il pericolo non viene da un errore umano o da un farmaco sbagliato, ma da ciò che lo contiene?

Negli ospedali di tutto il mondo, ogni giorno milioni di persone ricevono infusioni endovenose. Nessuno si chiede cosa contengano, oltre al medicinale. Eppure, alcune reazioni avverse inspiegabili, infiammazioni croniche, risposte anomale dell’organismo, iniziano ad avere un filo conduttore comune. Qualcosa che è passato inosservato per decenni, ma che ora potrebbe gettare un’ombra su uno degli strumenti più usati nei reparti ospedalieri. Il mistero sta per essere svelato.

Sicurezza medica
Sicurezza medica (Canva) Adginforma.it

Inquinanti nel sangue: lo studio che accusa le flebo ospedaliere

Un recente studio condotto da un team internazionale ha rivelato un dato scioccante: le sacche per flebo rilascerebbero migliaia di microplastiche nel flusso sanguigno dei pazienti. Secondo le analisi, ogni sacca da 250 ml può riversare da 7.500 a oltre 50.000 particelle, a seconda della situazione clinica. E non parliamo di quantità trascurabili: queste particelle di polipropilene, invisibili a occhio nudo, finiscono direttamente nel sangue.

I rischi sono altissimi. Le microplastiche possono causare stress ossidativo, infiammazioni cellulari, morte cellulare e tossicità. Tutte condizioni correlate a tumori, patologie cardiovascolari, infezioni resistenti agli antibiotici. E il dato più inquietante? Queste particelle sono già state trovate in organi e tessuti umani. Sapere che una procedura medica comune come la flebo può iniettarti plastica nel corpo è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Il sistema sanitario ha un nuovo nemico: silenzioso, invisibile, ma letale. Ma attenzione, si tratta di dati riferiti a quantità enormi di microplastiche, mentre una solo flebo non crea problematiche così gravi. Lo studio sarà approfondito in futuro e, se necessario, chi di dovere prenderà le giuste precauzioni.