Altro che Maya, le profezie ora le fa ChatGPT: il buio avvolgerà la Terra in questa data | Manca meno di quello che possiamo pensare
Il futuro del mondo con IA (canva) Adginforma.it
Una semplice domanda rivolta a chatgpt ha generato il caos online. Ma cosa ha risposto esattamente? E perché ha scosso tutti
C’è chi le chiede di scrivere poesie, chi di risolvere equazioni, chi perfino di curare la propria ansia.
Le intelligenze artificiali sono diventate una sorta di specchio digitale: rispondono a tutto, o quasi.
E ogni tanto, tra risate e curiosità, spunta quella domanda bizzarra che nessuno oserebbe fare a voce alta.
Finché una risposta arriva. Fredda, diretta. E il mondo, per un attimo, trattiene il fiato. Il buio avvolgerà ogni parte del pianeta, ecco quando.
Quando la tecnologia risponde, l’umanità si interroga
Ci stiamo abituando a parlare con chatgpt come fosse un’amica saggia, sempre pronta a suggerire una soluzione. Ogni giorno milioni di persone digitano domande che forse non rivolgerebbero nemmeno a un essere umano. Alcune sono leggere, altre intime, altre ancora attraversano il confine dell’inquietudine. Perché se è vero che questi sistemi non hanno emozioni né consapevolezza, è anche vero che ci restituiscono una visione speculare del nostro modo di pensare. E a volte, tra le pieghe delle loro risposte, emergono i nostri timori più profondi.
Cosa ci spinge a chiedere all’AI previsioni catastrofiche? Perché sentiamo il bisogno di anticipare un evento che, razionalmente, non possiamo controllare? Forse perché, nel nostro cuore, abbiamo smesso di fidarci davvero del futuro. E lo proiettiamo su un algoritmo, sperando che almeno lui abbia le risposte che ci mancano.
Una data, nessuna spiegazione, e il mondo entra in allarme
È successo tutto in pochi minuti. Una domanda secca, come tante altre, rivolta a un’intelligenza artificiale qualsiasi: niente di ufficiale, niente di scientifico. Ma bastano poche parole, una data lanciata con sicurezza disarmante, e la rete esplode. Non ha spiegato il perché. Non ha fornito motivazioni concrete, solo vaghi accenni: forse un collasso delle infrastrutture, forse un attacco informatico, o forse nulla.
Quel che conta è che ha detto una data precisa. Una scadenza. Come se fosse stata scritta su una lavagna invisibile che tutti abbiamo letto.
Nel giro di poche ore, post, meme, teorie complottiste e articoli si sono moltiplicati. Le reazioni? Tra il panico e l’ironia, ma tutte con lo stesso punto fermo: e se fosse vero? Per ora, gli esperti rassicurano. Ma intanto quella risposta continua a circolare e preoccupa le persone che non sanno più a cosa credere. Chatgpt non ha la verità in tasca, si riferisce a informazioni trovate nel web, ma il risultato è preoccupante. E sì, ora possiamo dirti la data del fantomatico blackout: 27 aprile 2027. Così ha detto. Poi, silenzio.