Avere dei figli ci rende più evoluti: il segreto della LONGEVITÀ in una famiglia numerosa | A dirlo sono gli esperti
Famiglia - Adginforma.it (Fonte Pixabay)
La Scienza ha finalmente la risposta: è questa la popolazione più evoluta e longeva al mondo, e il segreto sta proprio nel numero di figli.
In un mondo ormai dominato dalle nuove tecnologie e in continua evoluzione, come dimostra anche la massiva influenza dell’Intelligenza Artificiale nelle attività quotidiane più basilari, il desiderio di aumentare le proprie aspettative di vita si fa sempre più pressante.
Buone notizie: viviamo generalmente di più e viviamo meglio. A stabilirlo è nientemeno che un rapporto ISTAT: nel 2024, l’Italia ha raggiunto il suo massimo storico, con circa 85 anni per le donne e 81 per gli uomini, con una media complessiva di 83 anni.
Come anticipato, anche la qualità della vita è migliorata sensibilmente: la percentuale di persone tra i 55 e i 59 anni che si dichiarano in buona salute è aumentata dal 57% a quasi il 62%: un traguardo che garantisce buone prospettive anche alle nuove generazioni, nonostante la recente diffusione di disagi psicologici tra i più giovani, in particolare a seguito alla pandemia.
Gli Stati più longevi in Europa sono Svizzera, Spagna e Italia, mentre nel resto del mondo il Giappone continua a detenere il primato assoluto, con 84 anni per gli uomini e addirittura 88 per le donne. Ma vi è un’altra area in cui gli esseri umani non vivono solamente a lungo e in buona salute… ma anche in buona compagnia! Qui, infatti, la maternità rappresenta un vero e proprio valore aggiunto… nonché una sorta di assicurazione sulla vita.
Maternità e aspettativa di vita: l’incredibile scoperta
Stiamo parlando di una terra impervia e difficile, ricca di misticismo ma anche di resistenza fisica e mentale, dove la popolazione vive a quote estreme mantenendo una longevità sorprendente.
Ed è proprio qui che l’antropologa Cynthia Beall ha condotto uno studio su ben 417 donne, cercando di scoprire la natura del loro personale elisir di lunga vita. I soggetti esaminati da Beall hanno dimostrato di aver sviluppato una straordinaria capacità di ossigenazione nonostante l’aria rarefatta, skill che permette loro di affrontare la sopravvivenza sull’altopiano senza aumentare la produzione di emoglobina, compensandola con un flusso più intenso di sangue verso i polmoni e adottando un ritmo cardiaco più basso. Stiamo parlando delle formidabili donne tibetane, che si sono gradualmente abituate a sopravvivere in condizioni proibitive senza sottrarsi alle fatiche e ai disagi legati alla permanenza sul “tetto del mondo“. E non è tutto: queste donne portano avanti le gravidanze ad alta quota con una resilienza straordinaria, e avrebbero persino sviluppato un adattamento evolutivo che consente loro di vivere più a lungo.
Quando la maternità diventa una palestra naturale
Secondo gli studi condotti da Beall, i corpi delle donne tibetane sono in grado di gestire in modo ottimale l’ossigeno, riducendo lo stress cardiovascolare e migliorando così lo stato di salute di cuore e polmoni.
In altre parole, ogni gravidanza diventa una sorta di allenamento involontario e prolungato, che rafforza tanto la madre quanto il nascituro e offre nuovi spunti per la medicina e la ricerca sulla longevità. Con le sue vette imponenti e silenziose, il Tibet e il suo popolo straordinario rappresentano efficacemente la forza della spinta vitale in ogni essere umano, che si adatta e prospera anche contro ogni previsione.