Reato di sostituzione di persona. La Cassazione, con la pubblicazione della sentenza numero 12479, ha stabilito che aprire un account di posta elettronica attribuendosi falsamente le generalità di un’altra persona costituisce reato di sostituzione. Se si effettua una compravendita sul Web, anche quando si utilizza uno pseudonimo, è necessario potere risalire online alla reale identità del soggetto, perché tutte le parti coinvolte possano essere tutelate nel caso di eventuali inadempienze. La Corte si è così espressa nei confronti di un cittadino di Roma, che aveva creato una e-mail con le generalità di un’altra persona, a sua insaputa, e aveva utilizzato l’indirizzo per registrarsi a un sito di aste online con uno pseudonimo. Ha così effettuato fatto cadere sull’inconsapevole intestataria dell’indirizzo di posta elettronica le morosità dei pagamenti propri acquisti sul portale. La Cassazione precisa quindi che rientra nel “reato di sostituzione di persona, la condotta di colui che crei e utilizzi un account di posta elettronica, attribuendosi falsamente le generalità di un diverso soggetto, inducendo in errore gli utenti della rete Internet, nei confronti dei quali le false generalità siano declinate e con il fine di arrecare danno al soggetto le cui generalità siano state abusivamente spese”. Il cittadino romano si è quindi visto confermare la condanna e dovrà pagare una pena pecuniaria di 1.140 Euro.
Filiali che chiudono, clienti nel caos e miliardi in bilico: cosa sta accadendo tra a…
Non tutti lo sanno ma la vera cittadina sull'acqua non si trova a Venezia, ma…
Il tuo codice PIN potrebbe essere già nelle mani sbagliate. Scopri i 50 più pericolosi…
A partire da giugno molti lavoratori potrebbero ricevere un importo extra in busta paga. Ecco…
Tra i festival più longevi, il Lucca Summer Fest torna anche quest'anno con un calendario…
Attenzione al melanoma, il sole può rivelarsi un nemico pericoloso se sottovalutato. Ecco cosa non…