“Chi lo mangia finisce in coma”, se vai in questo supermercato evitalo come la peste | Rischi la vita

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Tragedia dopo una spesa fatta al supermercato Tutta colpa di un prodotto contaminato: svelato l’amato retroscena.
Quello che è successo ai clienti degli store di un brand di prodotti per la casa e generi alimentari è a dir poco impressionante.
Sono rimasti tutti senza parole dopo aver saputo dell’evento che si è verificato per via di una confezione di cibo infetta.
Leggi con attenzione e cerca di non fare anche tu lo stesso errore: acquistare questo alimento potrebbe costarti caro.
Tieni gli occhi ben aperti la prossima volta che vai a fare acquisti in uno dei punti vendita italiani.
Allerta alimentare per un prodotto contaminato
In Italia gli standard qualitativi per il cibo sono molto elevati. Per tutelare i consumatori è stato introdotto un apposito protocollo, chiamato HACCP, Hazard analysis and critical control point, che viene applicato a tutte le attività che producono, cucinano, distribuiscono, conservano alimenti. Dunque sia gli esercizi commerciali che i ristoranti, i locali, i bar, gli alberghi, che le strutture dedicate ai servizi di catering e le mense in Italia, devono sottostare a questo insieme di leggi scrupolose.
Esiste anche un corpo delle Forze dell’ordine dedicato proprio al controllo della aderenza a tale standard, che sicuramente con conoscerai, ovvero i NAS. Si tratta di un organo dell’Arma dei Carabinieri che si occupa di tutelare la salute pubblica e la sicurezza alimentare. Purtroppo però, nonostante gli attenti controlli sulla qualità del cibo commercializzato lungo il Bel Paese, possono capitare episodi di contaminazione del cibo, proprio come è accaduto in un supermercato del nord Italia un po’ di tempo fa. Per una signora di Bologna fare la spesa è stata la prima tappa di una via crucis, fatta di sofferenza e di esperienze negative. Scopriamo che cosa è successo.

Il triste episodio della cliente di un supermercato italiano
Nei giorni è saltato agli onori della cronaca l’episodio di una donna di 63 anni, che, in un supermercato di Bologna, ha acquistato del salmone affumicato. Quello è stato per lei l’inizio di un autentico calvario. La notizia, riportata da Il Fatto Alimentare ha suscitato molto clamore, soprattutto per i risvolti sanitari e legali della vicenda.
Il salmone era infetto e la donna è finita in ospedale ed è stata sottoposta a terapia intensiva. Dalle analisi si è scoperto che nel pesce c’era un’elevata concentrazione di un batterio molto pericoloso. Stiamo parlando del Listeria monocytogenes. Ha scoperto così di avere la meningite, una polmonite bilaterale e successivamente anche trombosi e problemi cardiaci, che l’hanno portata al coma. Ora è rimasta invalida al 35% e dopo aver fatto richiesta di risarcimento dei danni all’assicurazione dell’azienda alimentare importatrice del salmone contaminato, si è vista perfino rifiutare il risarcimento.