Da giugno doppio TFR: te lo versano sullo stipendio | Buste paga più ricche per tutti

Calcolo TFR

Calcolo TFR (Canva) Adginforma.it

A partire da giugno molti lavoratori potrebbero ricevere un importo extra in busta paga. Ecco cosa sta succedendo davvero.

C’è chi ha notato qualcosa di strano nella busta paga di giugno: importi più alti, accrediti inattesi, voci poco familiari.

Si parla di una nuova gestione del TFR che potrebbe rivoluzionare lo stipendio mensile.

Alcuni vedranno aumenti considerevoli, altri potrebbero accorgersi di aver ricevuto per mesi più del previsto, ma anche meno di quanto dovuto.

Una vicenda che coinvolge migliaia di lavoratori e che parte da una recente decisione della Cassazione.  Ecco cosa sapere, prima che sia troppo tardi.

Il boom della busta paga: perché a giugno potrebbero arrivare più soldi del previsto

Un aumento inatteso, un accredito extra sul conto, la sensazione, per una volta, che le cose stiano andando nel verso giusto. È ciò che molti lavoratori stanno sperimentando in questi giorni, trovandosi tra le mani una busta paga decisamente più generosa. Si parla di stipendi più ricchi, in alcuni casi quasi raddoppiati rispetto ai mesi precedenti. Ma da dove arrivano questi soldi in più?

Le interpretazioni si moltiplicano: si va da nuove politiche aziendali a premi non annunciati, fino a fantomatiche agevolazioni fiscali. In realtà, dietro questa “cuccagna” potrebbe nascondersi qualcosa di più tecnico, e potenzialmente delicato. Sì, perché non sempre ciò che appare come un vantaggio immediato è anche un guadagno reale e sostenibile. È importante capire se questi soldi sono davvero nostri, se vanno restituiti, tassati o considerati semplicemente un errore contabile. E soprattutto: riguarda tutti o solo una parte dei lavoratori?

Busta paga e TFR
Busta paga e TFR (Canva) Adginforma.it

TFR pagato ogni mese? È illegittimo. Ma adesso ti spettano più soldi (e subito)

La verità è che molte aziende stanno sbagliando. La prassi, sempre più diffusa, di erogare mensilmente il TFR in busta paga è stata bocciata dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 13525/2025. Questo significa che se il tuo datore di lavoro ti ha versato ogni mese una quota del TFR, quella somma va considerata stipendio a tutti gli effetti, con tasse e contributi regolari. Ma attenzione: il vero TFR ti spetta ancora per intero.

In pratica, i lavoratori coinvolti potrebbero ricevere una seconda quota, da accantonare come da legge, con conseguente ricalcolo e integrazione degli importi. Le aziende, dal canto loro, dovranno mettersi in regola e ricostruire tutto il dovuto. Una confusione che rischia di trasformarsi in un’opportunità: chi ha ricevuto il TFR “a rate” potrebbe vedersi riconoscere cifre importanti. E chi non controlla, rischia di perdere diritti fondamentali. Il consiglio? Verifica subito la tua busta paga: potresti scoprire che ti spettano più soldi di quanto immagini.