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Dieta anti age: i consigli a tavola per prevenire l’invecchiamento cutaneo precoce

L’invecchiamento cutaneo precoce rappresenta un motivo di cruccio per tantissime persone che, non appena iniziano a notare l’insorgere delle prime rughe, cominciano anche a sentirsi meno a proprio agio.

Per prevenirlo, è necessario conoscerlo. Certo, ci si può aiutare con prodotti di bellezza mirati. La ricerca dei brand cosmetici ha fatto passi da gigante negli ultimi anni a tal proposito ma è necessario andare oltre a questi traguardi innegabilmente importanti.

Fondamentale, per esempio, è non dimenticare il ruolo dei fattori ambientali, rilevante fin da quando si è molto giovani. Le scelte a tavola, tra cui l’eccesso di carboidrati, possono accelerare i processi di invecchiamento innescando il fenomeno della glicazione.

In cosa consiste? In una reazione tra le molecole di zucchero e le proteine. Il processo comincia con un iniziale risultato poco stabile, l’ammina, e prosegue con ulteriori cambiamenti che portano alla nascita degli AGE (Advanced Glycation End-Product).

Chimicamente classificabili come glicotossine, gli AGE contribuiscono, a loro volta, all’aumento dell’azione dei radicali liberi, principali responsabili dello stress ossidativo del tessuto cutaneo.

Non esagerare con l’apporto di zuccheri e carboidrati è quindi utile non solo per il peso, ma anche per mantenere, il più a lungo possibile, una pelle dall’aspetto giovane.

Quanti assumerne al giorno? Dai 250 ai 300 grammi, range che va ovviamente parametrato tenendo conto di aspetti come il livello di attività fisica.

Se possibile, è il caso di prediligere carboidrati di origine integrale e accompagnarli con una fonte di fibre, in modo da rallentare l’assorbimento nel circolo ematico.

Altri consigli per prevenire l’invecchiamento cutaneo precoce grazie alla dieta

I consigli per prevenire l’invecchiamento cutaneo precoce grazie alla dieta non finiscono certo qui! Premettendo sempre il fatto che si tratta di dritte che non impattano sul naturale processo di cronoinvecchiamento, ricordiamo che, tra questi suggerimenti, rientra l’aumento dell’apporto di vitamina C.

Questo nutriente, noto per i suoi effetti antiossidanti, contribuisce ad aumentare la sintesi di collagene, proteina fondamentale per la compattezza strutturale della pelle.

Già attorno ai 20 – 25 anni, i fibroblasti, le cellule specifiche del tessuto connettivo deputate alla sua produzione, iniziano a diminuire la sintesi. Spazio ad agrumi, kiwi, fragole, lenticchie.

Proseguendo con l’elenco dei suggerimenti che è bene seguire a tavola per mantenere la pelle con un aspetto giovane troviamo l’apporto di vitamina E, vitamina liposolubile presente in fonti come l’olio di soia, l’olio di mais e quello di semi di girasole.

Quando la si chiama in causa, è necessario ricordare il suo ruolo di vero e proprio spazzino dei radicali liberi, in particolare dei radicali perossilici.

Non c’è che dire: quello che mettiamo nel piatto può contribuire – e non poco – a prevenire l’invecchiamento cutaneo precoce!

Alleati impareggiabili da questo punto di vista sono i polifenoli, in particolare i flavonoidi con la loro forte efficacia antiossidante. Dove è possibile trovarli? In alimenti di origine vegetale come le cipolle, i broccoli, i pomodori.

Attenzione all’alcol!

Una parentesi importante quando si parla di scelte a tavola che fanno la differenza dal punto di vista della prevenzione dell’invecchiamento precoce riguarda la moderazione nell’apporto di alcol.

Esagerare nell’alzare il gomito vuol dire dare campo libero all’azione dell’acetone, uno dei prodotti del metabolismo dell’alcol. Tra i suoi effetti è possibile citare l’impatto sulla permeabilità dell’epidermide che, di fatto, non è più in grado di svolgere il suo compito di barriera.

Per calmare la sete è molto meglio l’acqua. Se proprio si ama il vino, è il caso di limitarsi a un paio di bicchieri a settimana (dosaggio medio in quanto le indicazioni specifiche variano da persona a persona).

Beatrice Verga

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