Documenti rilasciati negli hotel: hacker professionisti clonano tutti i dati degli italiani e degli stranieri

Hacker (pexels) - adginforma.it
Sicurezza web minata, adesso clonano anche i documenti usati negli alberghi. Nessuno escluso, gli hacker colpiscono tutti.
L’innovazione tecnologica ha portato a grandi risultati in diversi ambiti della quotidianità e del settore lavorativo.
Potenziando la connessione, si possono ottenere risultati pazzeschi ma, come ogni singola cosa, ci sono anche gli aspetti negativi.
Infatti l’avanzamento tecnologico ha dato modo ai malviventi, almeno quelli più dotati, di migliorare nella loro vita criminale diventando hacker professionisti.
Questi sono geni del computer in grado di prendere possesso di qualsiasi tipo di dato con pochi click. Adesso sono stati presi di mira gli hotel, ma più nello specifico i documenti di chi vi soggiorna.
Hotel sotto torchio
Ogni volta che ci si reca in un hotel per soggiornarvi anche solo una notte, al momento del check-in vengono utilizzati diversi documenti personali per il riconoscimento e la registrazione del richiedente. Tra i documenti più usati ci sono il passaporto (soprattutto se si alloggia in hotel dall’altra parte del mondo rispetto al soggetto interessato) e la carta d’identità.
Quando vengono registrati i dati di chi alloggerà in un determinato hotel, gli hacker esperti entrano in gioco e si impossessano delle informazioni personali riportate sui passaporti e sulle carte d’identità. Secondo quanto riportato dal sito tgcom24.mediaset.it, migliaia di documenti sono stati hackerati dagli esperti e messi in vendita nel dark web.
Gli alberghi colpiti
Stando a quanto si legge sul sito tgcom24.mediaset.it, dietro a questi attacchi hacker c’è il gruppo di cybercriminali conosciuto con il nome di Mydocs. L’Agenzia per l’Italia Digitale ha riferito che i malfattori hanno eseguito migliaia di scansioni ad alta risoluzione dei documenti usati al momento della registrazione negli hotel.
È dallo scorso giugno che le forze dell’ordine hanno iniziato la loro indagine riguardante questo gruppo di cybercriminali, ma questi non si sono fermati. Anzi, nella prima decade di agosto i Mydocs hanno pubblicato nuovi post con i quali hanno messo in vendita più di 70.000 documenti recuperati da quattro alberghi diversi. Gli hotel presi di mira si trovano in Italia e tutti possono cadere vittime di tale crimine, sia gli italiani che gli stranieri.