“Favorisca smartphone e libretto”, da oggi al POSTO DI BLOCCO lo chiedono a tutti | MULTA a chi lo dimentica a casa

Posto di blocco - Adginforma.it

Posto di blocco - Adginforma.it (Fonte Pexels)

Se credi di aver già nel cruscotto tutti i documenti solitamente richiesti al posto di blocco, potresti sbagliarti: ecco cos’è cambiato nell’ordinamento.

Senza dubbio, uno degli eventi in grado di far tremare i polsi a tutti gli automobilisti è la sosta presso il canonico posto di blocco, solitamente istituito dalle Forze dell’Ordine per effettuare dei controlli a campione sugli utenti della strada.

Questa pratica permette infatti di verificare che i conducenti sottoposti all’esame risultino in regola con tutta la documentazione necessaria, e che i rispettivi veicoli presentino tutti gli standard di sicurezza richiesti; inoltre, la presenza dei militari lungo le carreggiate contribuisce a mantenere alta la soglia di allarme dei guidatori.

Anche se garantisce una maggiore sicurezza, però, il posto di blocco viene spesso accolto con sentimenti di preoccupazione e ansietà. D’altronde, ogni piccolo dettaglio e standard non rispettato potrebbe sfociare in un’onerosa multa, anche solo per una banale dimenticanza.

Oggi vedremo qual è il documento, recentemente introdotto, che potrebbe esserti richiesto durante i controlli ai posti di blocco, e la cui la sua assenza potrebbe provocare conseguenze severe a chi ne è sprovvisto.

Cos’è cambiato ai posti di blocco

La digitalizzazione e il progresso non si fermano, e lo testimonia anche la recente introduzione della patente digitale, diventata una realtà in Italia a partire dal 2025.

Questo documento ora viene integrato nell’app IO, come parte del progetto IT Wallet, una sorta di portafoglio virtuale che centralizza tutti i più importanti documenti personali. IT Wallet, infatti, può contenere la Carta di Identità, il Codice Fiscale e, per l’appunto, anche la patente di guida. La ragione di tale novità è una sola: implementare la spinta verso la digitalizzazione dei servizi pubblici, promossa sia dal Governo italiano che dall’Unione Europea, semplificando così la vita dei cittadini e riducendo i casi di smarrimento e la falsificazione dei documenti fisici. La patente digitale, in sostanza, non è altro che la versione elettronica di quella tradizionale, è accessibile dallo smartphone grazie all’app IO e ha la stessa validità legale di quella plastificata. Ma cosa succede se un conducente ne è sprovvisto?

Smartphone - Adginforma.it
Smartphone – Adginforma.it (Fonte Pexels)

E se manca la patente digitale?

Buone notizie, ma solo per il momento. Attualmente, infatti, nessuno è obbligato ad adottarla: si tratta di un’opzione facoltativa, e particolarmente utile per chiunque voglia organizzare i propri documenti in modo semplice e intuitivo.

Si pensi inoltre agli anziani, che molto spesso utilizzano telefoni di vecchia generazione: imporre loro l’obbligatorietà della patente digitale potrebbe rappresentare notevoli ostacoli fisici, oppure organizzativi. Infine, tale imposizione vincolerebbe ogni conducente ad avere sempre lo smartphone con sé, un onere che lederebbe le libertà personali dell’individuo. Non è escluso, però, che nell’immediato futuro tale scenario possa – purtroppo – diventare realtà.