Femminicidio, il Senato approva la stretta sui delitti e sulla violenza di genere: ergastolo automatico e sequestro dei beni
Violenza di genere -Adginforma.it (Fonte Pexels)
Da Palazzo Madama arriva un segnale forte e chiaro: urgono pene più severe e misure preventive più funzionali, dal braccialetto elettronico alla confisca dei dispositivi elettronici.
La piaga della violenza di genere è un tema tanto scottante quanto delicato e, soprattutto, un fenomeno difficile da arginare. Mentre in alcuni casi le violenze sono ampiamente prevedibili, come nel caso degli abusi domestici ricorrenti, in altri i brutali exploit sono legati a un raptus improvviso, casistica che amplia notevolmente la platea delle potenziali vittime.
Si tratta di una tipologia di crimini complessi e radicati, spesso profondamente intrecciati a strutture culturali e sociali che perpetuano stereotipi e disuguaglianze, banalizzando il dolore di chi li subisce e – addirittura – arrivando persino a processare moralmente chi denuncia, anziché condannare il carnefice.
Secondo recenti report dell’ISTAT e del Ministero dell’Interno, aggiornati al primo semestre del 2024, nel 2023 sono stati registrati ben 334 omicidi volontari, quasi uno al giorno, con un incremento del +3,7% rispetto all’anno precedente, e 117 delle vittime erano donne.
Un dato statistico preoccupante, e anche l’anno in corso sembra indirizzato sulla medesima china. Finalmente, però, un barlume di luce: dal Senato arriva l’approvazione di un nuovo disegno di legge che mira a inserire ufficialmente nel Codice Penale il reato di femminicidio. Ecco cosa sappiamo.
Femminicidio: dal gergo al Codice Penale
Il 23 luglio 2025, il Senato ha approvato all’unanimità un nuovo disegno di legge sul femminicidio, bozza ora in attesa del vaglio della Camera. Tale provvedimento introduce l’articolo 577-bis nel Codice Penale, che definisce il femminicidio come reato autonomo punito con l’ergastolo, purché l’omicidio sia stato dettato da odio, discriminazione, dal controllo o dal rifiuto di una relazione affettiva.
La legge, se approvata, andrà a potenziare il cosiddetto “Codice Rosso”, e fungerà da deterrente anche nei casi di stalking e molestie, con misure come il braccialetto elettronico, che estenderà il suo raggio a 1.000 metri dalla vittima, e la confisca dei beni impiegati nei reati, in primis i dispositivi elettronici.
Maggiori tutele per le vittime di violenza di genere
Il nuovo disegno di legge punta a rafforzare la rete di protezione a beneficio delle vittime, con l’attivazione di punti di ascolto specializzati entro 72 ore dalla denuncia, e facilitandone l’accesso al patrocinio gratuito, in caso di contenzioso legale. Inoltre, esso prevede lo stanziamento di 2 milioni di euro a favore degli orfani di femminicidio e dei figli delle donne rese inabili in seguito ad aggressioni.
Una relazione annuale monitorerà l’applicazione della legge, e vincolerà magistrati, Forze dell’Ordine e personale sanitario alla partecipazione a corsi di formazione obbligatori sul tema, oltre che incoraggiare le campagne educative nelle scuole.