Lavoro

I veleni del gas in cucina

Gas sotto accusa. Almeno quello destinato ad uso domestico. È di questi giorni un dettagliato rapporto in merito di CLASP (organizzazione no-profit per l’efficientamento energetico) in collaborazione con EPHA, l’Alleanza Europea per la Salute Pubblica. Il report, che si è avvalso di test di laboratorio dell’olandese TNO, rivela che i fornelli a gas, specie se usati in ambiente poco ventilato, generano biossido di azoto in quantità ben al di sopra dei parametri previsti dall’OMS relativi alla qualità dell’aria. “I danni che ne conseguono sono paragonabili a quelli del fumo passivo” afferma il CEO di CLASP Christine Egan.

I cittadini europei che cucinano a gas sono cento milioni. E in Italia lo fa il 68% delle famiglie. I problemi di respirazione, l’asma in particolare, sono le conseguenze più diffuse del fenomeno. Tra i più colpiti, i bambini: il 12% (700.000) di quelli europei ne ha sofferto lo scorso anno, 234000 nella sola Italia che, anche qui, è fanalino di coda. Si teme che questo inverno, martoriato dalla crisi energetica, possa aggravare ancor più la situazione (per risparmiare sulla bolletta si tenderà inevitabilmente a lasciare chiuse le finestre). La ventilazione, infatti, è il fattore che, più di ogni altro, riuscirebbe a mitigare gli effetti di questa forma di inquinamento domestico. Anche la cappa potrebbe essere un valido strumento per la pulizia ambientale casalinga, se solo non fosse concepita il più delle volte come semplice estrattore di odori.

Quale la soluzione allora?  Secondo lo studio, la Commissione Europea dovrebbe sospendere la produzione di nuovi dispositivi per la cottura a gas. O quantomeno obbligare i produttori al rilascio di etichette che ne attestino il grado di inquinamento. Fermo restando che la soluzione migliore, palesemente, sarebbe il passaggio all’elettrico. Si potrebbe iniziare col favorire la permuta dei dispositivi, mediante incentivi sia ai consumatori che ai produttori. O forse ancor prima con una campagna di sensibilizzazione che possa, tra l’altro, evidenziare i costi sanitari che ogni anno l’UE sostiene. Di certo superiori a quelli di cui la Comunità si farebbe carico nel caso scegliesse di fornire un contributo agli acquirenti di piani di cottura a induzione. Due notizie, in chiusura, che ci arrivano dagli USA. Tanto per cambiare. È già un anno che nella città di New York sono vietati gli allacciamenti di gas agli edifici di nuova costruzione. E il Presidente Joe Biden pare sia sul punto di emanare un “divieto nazionale per l’uso di fornelli a gas”.

Pasquale Alfano

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