Pericolo e-commerce (Canva) Adginforma.it
Un sito e-commerce manda messaggi sospetti? Il carrello sembra vuoto ma non è così e i soldi spariscono: ecco come evitare di cadere nella trappola.
Shopping online? Attento a cosa clicchi. È diventato un gesto quotidiano: aprire il computer o il telefono, controllare le offerte, cliccare “acquista ora”.
In pochi minuti, il pacco è in arrivo e il carrello è svuotato. Ma sei sicuro che a svuotarsi sia solo quello?
Sempre più utenti scoprono, troppo tardi, che non stanno comprando davvero qualcosa, ma solo regalando i loro dati personali a sconosciuti.
E dietro un’interfaccia familiare, si nasconde una trappola ben congegnata. Come funziona? E soprattutto: come puoi proteggerti?
Chi pensa che solo gli sprovveduti cadano nei tranelli digitali, si sbaglia di grosso. Le nuove frodi online sono studiate nei minimi dettagli e sanno imitare perfettamente l’aspetto e il linguaggio delle comunicazioni ufficiali. L’ultima ondata di attacchi colpisce gli utenti PostePay, ma il meccanismo è talmente raffinato da poter riguardare chiunque faccia acquisti online. Si riceve una mail o un SMS allarmante: c’è un problema col conto, serve una verifica urgente, un clic per “risolvere subito”.
E proprio quel clic porta al danno. Il link rimanda a un sito che riproduce fedelmente quello delle Poste, completo di loghi, colori e termini tecnici. L’utente, convinto di essere sul portale ufficiale, inserisce i propri dati: numero di carta, credenziali, codici di sicurezza. E in quel momento li consegna direttamente ai truffatori.
Negli ultimi giorni, secondo diverse segnalazioni, si è intensificato un attacco di phishing che ha come bersaglio gli utenti Poste Italiane, in particolare i titolari di carte PostePay. Le email fraudolente imitano in tutto e per tutto le comunicazioni ufficiali: stile grafico, tono formale, loghi e persino indirizzi email quasi identici agli originali. Il messaggio più ricorrente riguarda presunte verifiche di sicurezza o l’attivazione del servizio “Identità Check”. L’obiettivo è spingere il destinatario a cliccare su un link, che conduce a un sito clone. Una volta lì, chi inserisce le proprie credenziali dà accesso completo al proprio conto.
Poste Italiane ha ribadito che non chiederà mai dati sensibili via mail o SMS, e consiglia di ignorare qualsiasi comunicazione sospetta. I segnali da riconoscere? Link strani, errori grammaticali, inviti a “risolvere subito”. Attivare l’autenticazione a due fattori, controllare spesso i movimenti della carta e segnalare i tentativi sospetti sono oggi più che mai azioni fondamentali. In caso di dubbio o truffa, bisogna agire immediatamente: bloccare la carta e contattare le autorità. Perché a volte, bastano pochi secondi per perdere tutto.
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