Il sogno dell’IMMORTALITÀ è sempre più vicino alla realizzazione: il premio Nobel ci spiega in che modo | La speranza è di non essere dei novelli Dorian Grey
Immortalità, sogno o realtà (Canva) Adginforma.it
Un segreto di immortalità o lunga vita che già sconfigge miti e false illusioni, cambiando per sempre il nostro modo di invecchiare.
Cosa sognano davvero le persone quando pensano a vivere più a lungo?
Tra scienza avanzata e promesse strabilianti, dove sta la verità?
Abbiamo incontrato un premio Nobel che riflette sui grandi miti della longevità.
E quello che ci ha confidato potrebbe sorprendere chi punta su pillole o terapie lampo.
Il fascino delle promesse di eternità
Da secoli l’uomo rincorre l’idea di sfidare il tempo, immaginando elisir, pozioni e riti in grado di fermare l’invecchiamento. Con l’avanzare della scienza, quella fantasia ha cambiato forma, trasformandosi in formule chimiche, integratori e tecnologie futuristiche. Ma il sogno è rimasto lo stesso.
Oggi, tra influencer del benessere e colossi della medicina, il mercato della longevità vale miliardi. Si moltiplicano le promesse di giovinezza eterna, ma poche si fondano su basi solide. E in mezzo a questa giungla di soluzioni lampo, qualcuno invita a guardare altrove. Un uomo abituato a misurare il mondo attraverso la lente della scienza. Che conosce bene la differenza tra ciò che è speranza e ciò che è reale. Il suo punto di vista, sobrio e rivoluzionario, ci riporta a una verità tanto semplice quanto trascurata.
La ricetta concreta di un premio Nobel
Vivere più a lungo, secondo il Premio Nobel per la Chimica Venkatraman Ramakrishnan, non richiede formule segrete o trattamenti d’élite. Richiede, piuttosto, disciplina e buon senso. A sorprenderci è la semplicità del suo approccio: tre pilastri chiari, accessibili a tutti, ma spesso sottovalutati.
- La dieta. Equilibrata, varia, ricca di vegetali, con porzioni moderate e pasti regolari. Non serve ossessionarsi con superfood esotici o regimi estremi: l’importante è la costanza.
- L’attività fisica. Muoversi ogni giorno, anche con gesti semplici, mantiene il corpo reattivo e rallenta l’invecchiamento cellulare. Chi riesce a fare del movimento una parte stabile della propria routine, guadagna salute e lucidità.
- Il sonno. Otto ore a notte, possibilmente regolari. Il riposo profondo è il laboratorio notturno del nostro organismo, dove si rigenera ciò che il giorno ha consumato.
Tre gesti quotidiani, nessuna magia. Per Ramakrishnan, la longevità non è un privilegio per pochi, ma una responsabilità personale. Non c’è bisogno di attendere il futuro: vivere meglio, e più a lungo, si può già da oggi. Basta iniziare.