In questo comune ti danno € 360.000 da spendere in BENI DI LUSSO | Qui i soldi fanno la felicità

Donna felice che fa shopping

Donna felice che fa shopping (Canva) Adginforma.it

In un piccolo comune sardo si parla di beni di lusso e spese folli con soldi pubblici. Ma la realtà è molto diversa.

In Italia c’è un comune che ha attirato l’attenzione per il suo presunto stile di vita lussuoso.

Si parlava di borse firmate, oggetti in argento e acquisti da boutique esclusive.

In un’Italia che lotta con tagli e bilanci in rosso, qui sembrava che il denaro pubblico fosse destinato al benessere personale.

La notizia ha incuriosito molti. Ma ciò che sembrava un esperimento sociale rivoluzionario nascondeva in realtà un sistema di appropriazione indebita.

Il lusso come nuova normalità amministrativa

Un piccolo paese italiano, ha fatto parlare di sé per quello che sembrava un esperimento fuori dal comune. Qualcuno pensava che l’amministrazione avesse deciso di premiare i cittadini o i dipendenti con beni di alto valore. Tra le vie del paese si notavano auto eleganti, accessori griffati, oggetti d’arredo in argento. I marchi erano tra i più noti al mondo: Louis Vuitton, Gucci, Prada, Twin Set. Non passavano inosservati.

Alcuni abitanti scherzavano, dicendo che vivere in quel luogo era meglio che stare in una capitale del lusso. Nessuno però si aspettava che quei segnali di benessere si potessero trovare in una località così piccola e defilata. In nessun altro luogo e, soprattutto in un comune di quelle dimensioni, si poteva immaginare di avere spese tanto elevate senza un progetto ufficiale. I dubbi si sono moltiplicati e sono bastati pochi controlli per far emergere le risposte sulla vita lussuosa della dipendente comunale che tutti invidiavano.

Euro in banconote
Euro in banconote (Canva) Adginforma.it

Denaro pubblico usato per spese personali

Una segnalazione da parte dell’istituto bancario ha dato il via alle indagini. La Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura di Sassari, ha scoperto un complesso schema fraudolento. Una funzionaria comunale, in servizio dal 2021 come responsabile dell’Ufficio Finanziario e Tributi, è accusata di aver sottratto oltre 360.000 euro.

Il denaro veniva trasferito dal conto del comune al proprio conto personale, usando causali come “Plus”, “Rimborso” o “Missione” e falsificando le buste paga. Durante le perquisizioni sono stati trovati due conti correnti attivi, un immobile a Sassari, un’auto, oltre 13 chili di oggetti in argento e una collezione di 52 borse di lusso. La donna è attualmente interdetta dai pubblici uffici per sei mesi, in attesa di processo. Il caso ha scosso la comunità e dimostrato quanto, anche in un piccolo centro, il denaro pubblico possa essere gestito con leggerezza e avidità di un singolo soggetto.