“La storia che ci viene insegnata è sbagliata”: il popolo EGIZIO viveva nel profondo degli abissi | La scoperta conferma tutto

Il popolo egizio

Il popolo egizio (Fonte: Canva) - www.adginforma.it

Veramente la storia sarebbe stata tutta un grande bluff? Il popolo egizio viveva nella profondità degli abissi?

Il popolo egizio è uno tra i capitoli della storia che più affascinano, in quanto sono a oggi ancora avvolti dal mistero. Moltissime teorie sono nate nel corso dei decenni su questo popolo elegante, colto, e straordinariamente avanti per quei tempi.

La costruzione delle piramidi poi, ha ispirato molti film di fantascienza dai molteplici finali, arrivando poi alle scoperte che tutt’ora gli archeologi stanno facendo e quelle che vorrebbero fare, come per esempio il ritrovamento di alcune tombe di faraoni importanti che ancora oggi mancano all’appello.

Eppure tutto quello che abbiamo sempre saputo su questo popolo epico e ancora oggi studiato con ammirazione, potrebbe essere stato un grande imbroglio.

Veramente il popolo egizio viveva nel profondo degli abissi? Facciamo chiarezza.

Una scoperta rivoluzionaria

Prima di motivare il titolo di apertura, dobbiamo fare un passo indietro e tornare al 2001, come possiamo leggere su geopop.it, quando al largo della costa occidentale di Cuba, precisamente sul fondale marino a ben 650 metri di profondità, due ricercatori, Paulina Zalitzki e Paul Weinzweig, fecero una delle scoperte più disarmanti di sempre. Trovarono le rovine di una città sommersa proprio sotto quei fondali, datati ben 6000 anni fa, attirando l’attenzione della comunità scientifica internazionale.

Questa scoperta fece riacquistare popolarità al mito del popolo di Atlantide e della città sommersa letta negli scritti del filosofo greco Platone, il quale sosteneva che fu distrutta da terremoti e inondazioni. Ma cosa c’entrano dunque gli antichi egizi con questa scoperta?

Le piramidi sott'acqua
Le piramidi sott’acqua (Fonte: Canva) – www.adginforma.it

La scoperta rinvenuta nel profondo degli abissi

In base alla scoperta fatta, come riportata da geopop.it, letta nel paragrafo precedente, perché c’è chi sostiene che tutto quello studiato nei libri di storia potrebbe essere un imbroglio e che il popolo egizio vivesse addirittura negli abissi? La scoperta fatta nel 2001, portò alla luce diverse strutture di pietra dalla forma piramidale, insieme a resti di edifici e strade, lunghe fino a 400 metri e alte fino a 40 metri.

Sulla base delle informazioni raccolte dagli studi, questi resti potevano avere oltre 6000 anni, quindi antecedenti sia al popolo degli antichi egizi che alla civiltà Maya, aprendo un nuovo punto interrogativo nel capitolo della storia conosciuta. Nonostante il clamore mediatico che questa scoperta fece scoppiare all’epoca, piano piano tutto si scemò e come conclude l’articolo: “i riflettori su questo ritrovamento si sono abbassati senza che la verità sia stata scoperta”, lasciando quindi un velo di curiosità e mistero attorno a tutta questa storia. Chissà se un giorno la verità verrà…a galla?