La usavi nelle vecchie cabine telefoniche, prima era il prezzo dello scatto alla risposta, ora ti rendono ricco | Questa MONETA amarcord è la più ricercata

Lire italiane da collezione

Lire italiane da collezione (Canva) Adginforma.it

Un piccolo pezzo di metallo usato ogni giorno negli anni ’90 oggi può valere centinaia di euro. Scopri quale.

Le infilavi nella gettoniera, aspettando il classico clac prima di parlare con qualcuno lontano.

Erano ovunque: nei bar, nei distributori automatici, nei portafogli scoloriti di nonni e genitori.

Poi l’euro ha spazzato via tutto, lasciando nei cassetti una memoria fatta di ottone e ruggine.

Ma ora, una di quelle monete dimenticate potrebbe valere più di quanto immagini.

Non è nostalgia, è numismatica: la rivincita delle monete comuni

Negli ultimi anni, le fiere dell’antiquariato e i mercatini dell’usato stanno tornando a pullulare di facce curiose e mani che sfogliano raccoglitori pieni di monete. Molti cercano pezzi d’epoca o monete d’argento, ma c’è un oggetto che attira collezionisti esperti e appassionati alle prime armi: una moneta italiana che tutti, almeno una volta, hanno avuto in tasca. Non era fatta per durare, eppure ha resistito più del previsto. Oggi, alcune sue varianti valgono centinaia, in certi casi migliaia, di euro.

Il suo fascino? Sta tutto nella semplicità. Un piccolo disco dorato, spesso snobbato perché “troppo comune”, ma che oggi racconta una storia fatta di design, rarità e imperfezioni che valgono oro. La sua fortuna è iniziata negli anni ’70, ma ha raggiunto il suo picco nei primi anni ’90, quando accompagnava ogni telefonata pubblica, ogni caffè pagato al volo, ogni quotidiano comprato all’edicola. E adesso, chi sa riconoscerla, ha un piccolo tesoro in tasca.

Moneta da 200 lire italiane
Moneta da 200 lire italiane (Canva) Adginforma.it

La vecchia 200 Lire italiana: da moneta da cabina a oggetto del desiderio

Sì, quella moneta amarcord è proprio la 200 Lire italiana. Coniata a partire dal 1977 fino al tramonto della lira nel 2001, oggi è tra i pezzi più ricercati del collezionismo numismatico italiano. Ma attenzione: non tutte valgono tanto. A fare la differenza sono dettagli come l’anno di emissione, il soggetto rappresentato e le condizioni della moneta. Alcuni esemplari, come la 200 Lire del 1984 con il profilo del dio Nettuno, possono valere fino a mille euro se in stato fior di conio.

Un’altra variante celebre è quella del 1997 con il volto di Dante Alighieri, difficilissima da trovare in perfette condizioni: il suo valore può salire ben oltre le centinaia di euro. E se la moneta presenta errori di conio, grafiche sbagliate o rilievi imperfetti, il prezzo può lievitare ulteriormente. Per chi possiede queste vecchie monete, è fondamentale verificarne l’autenticità: peso, dettagli e materiali non mentono. E rivolgersi a esperti o mercati numismatici ufficiali può fare la differenza. Chi l’avrebbe detto che la moneta con cui facevi lo scatto alla risposta oggi potrebbe pagarti una vacanza?