L’Agenzia delle Entrate ti rimborsa i canoni dell’AFFITTUARIO MOROSO | Se non ti paga l’inquilino ci pensa lo Stato a farlo
Tasse e rimborsi (canva) Adginforma.it
Cosa succede se un inquilino non paga l’affitto e come lo sfratto influisce sulla tassazione. Informazioni utili per i proprietari.
Gestire un immobile in affitto comporta delle responsabilità, ma anche dei rischi.
Uno dei più comuni è che l’inquilino non adempia al pagamento del canone mensile, mettendo il proprietario in difficoltà.
In questi casi, avviare una procedura di sfratto può essere necessario, ma ci sono delle implicazioni legali e fiscali da considerare.
Ecco come funziona il processo di sfratto per scadenza di contratto e le sue ripercussioni fiscali per chi affitta un immobile.
E se l’inquilino non paga l’affitto? Le opzioni legali per i proprietari
Quando si affitta un immobile, uno dei timori più comuni è che l’inquilino non paghi regolarmente l’affitto. Questo può accadere per vari motivi e, in questi casi, il proprietario si trova costretto a considerare misure drastiche. La soluzione legale più comune è l’avvio di una pratica di sfratto, che permette al locatore di riprendere possesso dell’immobile. Tuttavia, lo sfratto non è sempre un processo rapido e può comportare diverse difficoltà, sia per il proprietario che per l’inquilino.
La legge stabilisce dei passaggi specifici da seguire per avviare il procedimento e ottenere il rilascio dell’immobile. Sebbene si tratti di una soluzione che, nella maggior parte dei casi, termina con l’uscita dell’inquilino, ci sono implicazioni che riguardano anche la parte fiscale. Il proprietario, infatti, potrebbe trovarsi in una situazione complicata, non solo per il mancato pagamento del canone, ma anche per la gestione delle tasse sui redditi da locazione non percepiti.
Sfratto e detrazioni fiscali: cosa succede con i canoni non pagati?
Quando un inquilino non paga l’affitto, anche se il contratto di locazione arriva alla scadenza, il proprietario potrebbe non ricevere i canoni a cui ha diritto. La legge prevede che, anche in caso di sfratto per scadenza del contratto, i canoni di locazione siano comunque tassati, come se fossero stati regolarmente percepiti. Ma cosa succede se, dopo il procedimento di sfratto, il locatore non ha incassato i pagamenti? Se i canoni non sono stati versati dall’inquilino, ma il proprietario ha già pagato le imposte relative, ha diritto a un credito d’imposta. Questo può essere recuperato tramite la dichiarazione dei redditi, con un rimborso delle somme versate senza aver ricevuto effettivamente i pagamenti.
Se successivamente i canoni vengono recuperati, per esempio attraverso una parte di pagamento o un rimborso, il proprietario deve applicare una tassazione separata sul reddito percepito. In questo caso, la tassazione avverrà secondo una modalità specifica, separata dal reddito normale. Inoltre, nel Modello 730, i redditi derivanti dalla locazione devono essere dichiarati nel Quadro B, con l’indicazione delle eventuali cedolare secca e delle imposte già pagate. Questo sistema consente al locatore di regolarizzare la propria posizione fiscale, anche se il pagamento dell’affitto è stato interrotto a causa del procedimento di sfratto.