Lavoro: questa dicitura sul contratto ti toglie € 200 dalla BUSTA PAGA già da luglio | Te lo scrivono talmente piccolo che non lo vedi nemmeno
Contratti di lavoro (Canva) Adginforma.it
Alcune voci nei contratti di lavoro sembrano innocue. Ma una clausola poco chiara può ridurre il tuo stipendio senza che tu te ne accorga.
Hai mai controllato davvero cosa significa ogni voce del tuo contratto?
Ci fidiamo, firmiamo, e pensiamo che il netto in busta paga sia tutto. Ma ci sono clausole scritte in piccolo che possono fare la differenza.
E quando te ne accorgi, spesso è troppo tardi per recuperare ciò che hai perso.
Fai attenzione alle truffe. Questi dettagli non li devi trascurare e li devi conoscere per evitare fregature.
Quando il “di più” diventa “mai più”: il lato nascosto degli stipendi generosi
Molti lavoratori, soprattutto al primo impiego o durante un cambio azienda, vedono una cifra sopra la media e pensano di aver fatto un affare. Uno stipendio più alto fa sempre piacere, certo, ma bisogna capire da dove arriva quel “di più”. In molti casi, quella parte extra si chiama superminimo individuale. Un termine tecnico che suona anche rassicurante: sembra indicare qualcosa che va oltre il minimo previsto. E in effetti lo è, all’inizio.
Il punto è che spesso quel “bonus” non è scolpito nella pietra. Alcuni contratti prevedono infatti che il superminimo sia assorbibile, cioè che venga gradualmente ridotto o cancellato nel caso in cui arrivino aumenti decisi a livello nazionale o aziendale. Morale? Quando il contratto collettivo viene aggiornato e scatta un aumento per tutti, chi ha un superminimo si ritrova a guadagnare esattamente come prima. Nessun vantaggio, nessuna differenza ed è tutto perfettamente legale, se la clausola è scritta nel modo “giusto”.
Contratti di lavoro rinnovati? Il tuo stipendio si abbassa, ecco come funziona
Prendiamo un caso concreto: un dipendente del settore commercio, inquadrato al terzo livello, ha diritto a uno stipendio lordo mensile minimo di 1.909,95 euro. Supponiamo che l’azienda, per premiare le sue competenze, gli riconosca 200 euro in più come superminimo; quindi riceverà 2.109,95 euro lordi al mese. Ora immaginiamo che, dopo un rinnovo dei contratti di lavoro secondo le indicazioni del CCNL, a tutti i dipendenti venga riconosciuto un aumento di 50 euro.
Il dipendente in questione, però, non vedrà un euro in più in busta paga. Il motivo? Quei 50 euro vengono scalati dal superminimo, che da 200 scende a 150, il totale resta identico: 2.109,95 euro. Una recente sentenza della Cassazione (n. 11771/2025) ha fatto chiarezza su un caso simile, stabilendo che il superminimo non è sempre assorbibile. Tutto dipende da come è scritto il contratto. Se l’accordo è formulato in modo poco chiaro, il dipendente rischia di perdere aumenti legittimi. Ecco perché è fondamentale leggere ogni parola, farsi consigliare e non dare mai nulla per scontato.