L’INPS lo comunica ufficialmente: a giugno non ci saranno PAGAMENTI, migliaia di italiani disperati | L’assegno cancellato per sempre

Scadenze da non dimenticare

Scadenze da non dimenticare (Canva) Adginforma.it

A giugno cambia tutto, se non fai presto non avrai nessun pagamento: ecco cosa fare per non perdere tutto.

Sono molte le persone che rischiano di perdere denaro, senza nemmeno saperlo. INPS è stata chiara, devi essere informato.

Giugno segna la fine del primo ciclo di versamenti per chi ha fatto domanda l’anno scorso.

Se non fai il rinnovo tempestivo, resti senza soldi, non potrai più ricevere ciò che ti spetta.

La procedura va ripetuta da capo e serve anche un ISEE aggiornato per non perdere il diritto. Ecco cosa devi fare.

Fine del primo ciclo: cosa succede da giugno

Chi ha presentato domanda dell’ADI a gennaio 2024, e ha ricevuto la prima ricarica a febbraio, sta per entrare nella fase cruciale del percorso. Giugno rappresenta il diciottesimo e ultimo mese del primo ciclo di erogazione: da luglio scatterà il cosiddetto “mese di stop”, durante il quale non arriveranno più pagamenti e sarà necessario attivarsi per il rinnovo.

Questo mese di sospensione non è facoltativo, ma previsto per legge. Solo dopo averlo rispettato, si potrà inviare una nuova domanda, identica a quella iniziale. Se tutto va a buon fine, i pagamenti riprenderanno da agosto. Chi non si muove per tempo rischia ritardi di settimane o, peggio, l’interruzione definitiva dell’assegno. Non basta solo inviare la domanda: in molti casi bisognerà sottoscrivere nuovamente il Patto di Attivazione Digitale (PAD), ripetere il percorso con i servizi sociali e rispettare gli obblighi formativi e occupazionali. Questo vale anche per invalidi e over 67. Tuttavia, su questi passaggi si attendono conferme ufficiali da INPS.

Comunicazione INPS
Comunicazione INPS (Canva) Adginforma.it

Come fare il rinnovo dell’ADI e cosa controllare prima

Per non rischiare di restare senza il contributo economico, è fondamentale seguire con precisione tutti i passaggi. Il primo è verificare quante mensilità hai ricevuto, sommandole se hai avuto più domande accolte nel tempo. Al raggiungimento della diciottesima ricarica, parte il mese di stop: in quel mese, e solo in quel mese, potrai inviare la nuova richiesta.

La domanda di rinnovo può essere presentata online sul sito INPS tramite SPID, CIE o CNS, oppure presso un CAF. Serve un ISEE aggiornato e, se richiesto, va firmato di nuovo il PAD. La Carta di Inclusione resterà la stessa, ma senza una nuova domanda valida non riceverai più accrediti. Il consiglio è chiaro: preparati in anticipo. Non aspettare la fine di giugno per informarti o aggiornare l’ISEE. Più agisci per tempo, più probabilità hai di ricevere la nuova ricarica puntualmente ad agosto. Controlla il sito INPS o rivolgiti a un CAF per evitare errori che potrebbero costarti caro.