La libertà di stampa in Europa è sotto attacco. Questo è il grido d’allarme lanciato dalla Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) nel suo ultimo rapporto, “Mapping Media Freedom 2021”, che dipinge un quadro allarmante delle crescenti minacce a giornalisti e organi di informazione nel continente. Il report, pubblicato in collaborazione con la rete Media Freedom Rapid Response, documenta una serie di violazioni censite tra gennaio e dicembre dello scorso anno, evidenziando un incremento delle pressioni sulla libertà dei media.
Secondo i dati raccolti, nel 2021 sono stati segnalati 1.063 casi di violazioni della libertà di stampa, coinvolgendo sia individui che organi di informazione in 30 Paesi europei. Tra questi, ben 626 episodi sono stati registrati sulla piattaforma Mapping Media Freedom, che monitora attivamente le minacce al giornalismo indipendente. Le tipologie di aggressione più comuni includono attacchi verbali (41,1%), come intimidazioni e insulti, seguiti da attacchi fisici (21,1%) e episodi di censura (11,3%).
Il rapporto non si limita a fornire una semplice elencazione delle violazioni, ma offre un’analisi approfondita della situazione, suddivisa in quattro sezioni principali. Viene messo in luce come la pandemia di Covid-19 abbia avuto un impatto significativo: oltre un quarto delle segnalazioni (26,5%) è direttamente collegato alla gestione della crisi sanitaria. Manifestazioni contro le misure di contenimento del virus hanno spesso visto giornalisti nel mirino di aggressioni, soprattutto durante le proteste di piazza.
Il 2021 ha anche visto il tragico omicidio di tre giornalisti in Europa, un dato che, seppur numericamente contenuto, sottolinea la gravità delle minacce affrontate da chi cerca di garantire una stampa libera e indipendente. Il rapporto evidenzia inoltre un preoccupante aumento degli attacchi online, riflesso della crescente polarizzazione e radicalizzazione del dibattito pubblico, spesso amplificata dai social media.
In questo contesto, la EFJ lancia un appello urgente ai governi europei affinché si impegnino a proteggere la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti, che sono pilastri fondamentali di una democrazia funzionante. Senza un intervento deciso e coordinato, il rischio è che la situazione continui a peggiorare, compromettendo gravemente il diritto dei cittadini ad essere informati in modo libero e imparziale.
Il rapporto annuale rappresenta un monito per l’intera Europa: la libertà di stampa non è un diritto acquisito una volta per tutte, ma un bene prezioso da difendere ogni giorno, contro ogni forma di intimidazione e censura.
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