Mensa halal nelle scuole, l’invito ad aderire alla dieta musulmana fa insorgere Lega e Fratelli d’Italia: “È discriminazione al contrario”
Carne halal - Adginforma.it (Fonte Pixabay)
L’iniziativa troverà attuazione da settembre: si parte dalla città di Bologna, ma Lega e Fratelli d’Italia la definiscono una “falsa inclusione”, nonché una “sottomissione culturale”.
A partire dal prossimo settembre, in concomitanza con la ripresa delle lezioni scolastiche, le mense degli istituti di Bologna offriranno agli studenti anche un’opzione halal, ovvero una selezione di cibi preparati secondo i precetti islamici.
Questa proposta andrà ad arricchire il consueto menù e le preesistenti alternative vegetariane e vegane, ma l’annuncio, dato dalla direttrice del Dipartimento Educazione, Istruzione e Nuove Generazioni Veronica Ceruti, ha scatenato un’ondata di polemiche.
Le critiche più feroci arrivano da Lega e Fratelli d’Italia, che bollano l’introduzione della dieta musulmana come una “sottomissione culturale” e una “discriminazione al contrario“.
Ecco cosa si intende per cibo halal e perché l’adozione di tale regime alimentare è osteggiata anche dagli animalisti.
Cos’è la pratica halal
In arabo, la parola “halal” significa “lecito”, e indica tutti gli alimenti conformi alla sharia, ovvero la legge islamica. Per la carne, tale pratica implica una macellazione rituale eseguita da un musulmano praticante: l’animale deve essere rivolto verso la Mecca e, dopo aver recitato una preghiera specifica, sarà sottoposto a completo dissanguamento tramite sgozzamento, poiché il sangue è considerato proibito.
A Bologna, il gestore Ribò ha selezionato un fornitore italiano che garantisce carne avicola certificata halal e proveniente da animali nati, allevati e macellati in Italia, nel rispetto nelle normative sanitarie europee, ma la Lega Anti Vivisezione definisce la pratica halal un “atto di violenza gravissimo“, inaccettabile per gli esseri viventi e senzienti. Per non parlare dell’opposizione di Lega e Fratelli d’Italia. Il capogruppo comunale Matteo di Benedetto ha infatti denunciato: “Si tratta di una resa all’integralismo religioso che è incompatibile con i valori fondanti della nostra società“.
Come aderire all’iniziativa
Le famiglie interessate potranno richiedere la dieta halal per i rispettivi figli tramite il portale Riboscuola, accedendo con lo SPID.
Nel modulo online, sotto la voce “Dieta culturale religiosa”, potranno infatti selezionare l’opzione “No carne, sì pesce, sì pollo halal”. Secondo una recente stima, questa scelta sperimentale coinvolgerà circa 600 studenti in 72 scuole, con carne halal servita una volta a settimana solo su richiesta, senza modificare i menù tradizionali. L’assenza di cibo kosher per gli ebrei o l’astensione dalla carne in Quaresima, però, ha fornito un assist all’eurodeputato Stefano Cadevagna, che ha annunciato un’interrogazione urgente alla Commissione Europea invocando i principi di uguaglianza.