“Nessun RIMBORSO 730 verrà pagato”, inutile la corsa alla dichiarazione dei redditi | Contribuenti lasciati al verde

Uomo disperato

Uomo disperato (Canva) Adginforma.it

Nel 2025 l’Agenzia delle Entrate potrà bloccare rimborsi fiscali: ecco chi rischia davvero di non riceverli mai.

Stavi aspettando il rimborso fiscale e già contavi quei soldi come entrata certa?

Potresti rimanere a mani vuote. Dal 2025 cambia tutto, e per migliaia di contribuenti la doccia fredda è dietro l’angolo.

A quanto pare, il Fisco ha trovato un modo per recuperare crediti arretrati direttamente dalle somme in arrivo.

Il bello? Non ti verrà chiesto nemmeno il permesso. Ma cosa sta succedendo davvero?

Un blocco improvviso: e il tuo rimborso sparisce nel nulla

Immagina di compilare il tuo modello 730, scoprire di avere diritto a un rimborso sostanzioso, e poi… niente. Silenzio. Nessun accredito. Nessuna spiegazione immediata. Solo, forse, settimane o mesi dopo, la scoperta che quei soldi sono finiti da un’altra parte. Sì, perché da gennaio 2025 entra in vigore un meccanismo nuovo e piuttosto insidioso che potrebbe riguardare chiunque.

E no, non ti verrà notificato un rifiuto, una raccomandata o un invito alla compensazione. Sarà un blocco automatico, silenzioso, ma potentemente efficace. Non importa che quei soldi ti servano per l’affitto, per una bolletta in arretrato o per coprire una spesa medica urgente. Se sei tra i cittadini coinvolti, il tuo rimborso non arriverà. Almeno, non subito. E a volte nemmeno entro l’anno.

Rimborso fiscale
Rimborso fiscale (canva) Adginforma.it

Il Fisco bloccherà i rimborsi se hai debiti: ecco la nuova norma

Dal 2025, grazie al Decreto Riscossione (d.lgs. n. 110/2024), l’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrà trattenere direttamente i rimborsi fiscali superiori a 500 euro per i contribuenti con debiti iscritti a ruolo. Tradotto: se hai anche solo una cartella esattoriale non pagata, il Fisco potrà bloccare l’erogazione automatica del rimborso e usarlo per compensare il tuo debito, senza bisogno del tuo consenso. Fino al 2024, avevi 60 giorni per accettare o rifiutare questa compensazione. Ora quel margine di manovra sparisce. Il rimborso resta congelato fino al 31 dicembre dell’anno successivo, o fino a quando saldi i debiti.

Il provvedimento nasce per rafforzare il recupero dei crediti pubblici, ma rischia di penalizzare proprio chi quei soldi li aspettava con urgenza. In altre parole: se hai pendenze con il Fisco, fai i conti prima di sperare nel rimborso. Il tuo prossimo accredito potrebbe non arrivare mai. Ma se non hai debiti pregressi, questo provvedimento non ti riguarda, quindi riceverai il rimborso se ti è dovuto. In caso di dubbi sulla tua situazione fiscale e debitoria, consulta il CAF della tua zona o il commercialista di fiducia per fare chiarezza.