Non lavare più i piatti in questo modo, elevato rischio di DISTURBI INTESTINALI | L’errore che commettiamo tutti

Lavaggio dei piatti - Adginforma.it

Lavaggio dei piatti - Adginforma.it (Fonte Pixabay)

Se lavi i piatti in questo modo, rischi fastidiose ripercussioni sulla tua salute: il dettaglio che nessuno ti ha mai rivelato, ma che fa la differenza.

È una delle incombenze quotidiane più odiate, eppure non se ne può proprio fare a meno. Di certo, terminare il pasto con la prospettiva di dover poi detergere in modo certosino pentole, padelle, piatti e stoviglie non è affatto entusiasmante, motivo per cui in molte famiglie si stabiliscono turni a rotazione.

In tal senso, l’introduzione della lavastoviglie nelle cucine di tutto il mondo ha rappresentato una svolta epocale per milioni di persone: in pochi minuti si radunano i tegami all’interno dell’elettrodomestico, si imposta la temperatura e il programma desiderato, si inserisce la pastiglia di detergente… et voilà: il caos scompare magicamente dalla vista.

Per molti italiani, però, la lavastoviglie resta un mero oggetto del desiderio. Oppure, numerosi altri preferiscono il lavaggio a mano per una questione di praticità, specialmente se singles o amanti dei pasti sbrigativi e del cibo da asporto.

Ma se anche tu ami la sensazione dell’acqua corrente e l’appagamento della pulizia immediata, ti conviene prestare attenzione a un dettaglio fondamentale: in caso contrario, potresti  rischiare fastidiosi contraccolpi sulla tua salute

Attenzione a come lavi i piatti: la temperatura è fondamentale

Come potrai ben intuire, i piatti sporchi sono un autentico paradiso per batteri e agenti patogeni, specialmente quando i residui organici si degradano, tramutandosi in una terra fertilissima per la loro sopravvivenza.

E così, le pile di piatti incrostati possono diventare in pochissimo tempo autentiche colonie di microrganismi che possono causare persino disturbi gastrointestinali, come gastroenteriti e intossicazioni alimentari. Alcuni batteri, poi, come la Salmonella e l’Escherichia coli, possono proliferare sulle superfici per ore, se non addirittura per giorni, e un lavaggio superficiale con l’acqua fredda (una tentazione quasi irresistibile, in estate) non è certo sufficiente a eliminarli completamente. Ecco perché la temperatura dell’acqua corrente svolge un ruolo fondamentale nel lavaggio dei piatti a mano: ecco a quanto dovresti impostarla.

Lavaggio dei piatti - Adginforma.it
Lavaggio dei piatti – Adginforma.it (Fonte Pexels)

Acqua calda: la chiave per una pulizia profonda

L’acqua calda, con una temperatura di almeno 45°C, ha un potere igienizzante superiore rispetto a quella fredda. Il calore, infatti, aiuta a sciogliere grassi e i residui di cibo, favorendo la rimozione di sporco ostinato e batteri. Inoltre, una temperatura elevata accelera l’azione del detergente, rendendolo più efficace nel processo di eliminazione dei microorganismi.

Un altro vantaggio? L’acqua calda riduce la necessità di strofinare con forza, minimizzando lo sforzo fisico e riducendo anche il consumo di detergenti aggressivi. Si tratta quindi di una scelta igienica virtuosa, di un gesto di prevenzione e di amore per te stesso e per la tua famiglia. E se in estate la colonnina del mercurio schizza in alto, prova a sfruttare la tecnica dell’ammollo in acqua calda: in men che non si dica la maggior parte dei residui si staccherà da piatti e pentole, e con un veloce risciacquo otterrai il risultato desiderato!