L’oggetto del nostro approfondimento odierno è un argomento particolarmente affascinante e, per certi versi, difficile da affrontare. Vi porteremo, infatti, lungo un viaggio alla scoperta della storia, della tradizione e dell’innovazione della cucina più amata al mondo: quella italiana. Nel corso dei secoli, questa forma d’arte gastronomica ha avuto modo di evolversi, pur mantenendo il prestigio e la profonda identità distintiva che, a tutt’oggi, continua a caratterizzarla. Basti pensare che, anche di fronte alle influenze della globalizzazione in tempi moderni, la cucina italiana è stata in grado di preservare le sue radici, arrivando ad esportare il suo patrimonio in tutto il mondo, appassionando chiunque vi interagisse. La cucina italiana è considerata una delle più antiche e ammirate tradizioni culinarie in ambito globale per diverse ragioni.
Di sicuro, tra i punti di forza più significativi della cucina italiana, spicca il suo eclettismo, in costante equilibrio tra semplicità e complessità. Questa cuisine è tanto peculiare proprio perché, tra i suoi ingredienti principali vede il susseguirsi di elementi essenziali come i pomodori, la pasta, i formaggi e il basilico. Il connubio di questi sapori offre una finestra assolata e ricca di dettagli in grado di raccontare territori e culture diverse. Tra questi protagonisti, però, non è possibile non menzionare l’oro liquido italiano: l’olio extravergine di oliva.
L’olio extravergine di oliva viene considerato un vero e proprio pilastro fondamentale della cucina italiana. Essendo quasi onnipresente nelle preparazioni nostrane, il suo è un ruolo che va ben oltre quello di semplice condimento. Da molti considerato un emblema della salute, dell’eleganza e dell’autenticità, l’olio extravergine di oliva si rivela estremamente versatile, grazie al suo gusto ricco in grado di esaltare ed impreziosire i sapori e le essenze di ogni pasto. Molto più che un ingrediente, custode di una tradizione millenaria, la diffusione dell’olio è dovuta alla capacità di poter raccontare in ogni piatto un legame e una storia, incantando palati in tutto il mondo. Ne scopriamo alcuni interessanti dettagli di seguito.
Come si produce l’olio extravergine di oliva?
Il processo che conduce alla nascita dell’olio extravergine di oliva si rivela, di per sé, particolarmente meticoloso e artistico, concentrandosi sulla preservazione della purezza e della qualità delle olive per ottenere un prodotto finale dal sapore ricco e complesso.
Esplorato nel dettaglio, il processo di produzione dell’olio extravergine di oliva consiste, in primo luogo, nella raccolta a mano delle migliori olive, da passare attraverso la molitura: un procedimento che avviene in frantoio, atto a rimuovere eventuali residui, per poi macinare in un mulino a pietra o a macchina il frutto. La polpa ottenuta dalla fase precedente viene, poi, lavorata, allo scopo di ottenere gocce di olio più grandi. Successivamente, si pressano gli estratti e si procede con la pressatura con cui separare la sansa dall’acqua per centrifugazione o decantazione. Infine, si organizza la conservazione del prodotto finale in contenitori di acciaio inox al riparo da luce e calore fino all’imbottigliamento.
Dal frantoio alla tavola: gli utilizzi principali dell’olio extravergine di oliva nella cucina italiana
Come già precedentemente accennato, l’olio di oliva è un vero e proprio protagonista nella cucina italiana, venendo adoperato in contesti molteplici, andando ben oltre il suo ruolo di semplice condimento. Si tratta di un ingrediente perfetto per piatti freddi e caldi, tra insalate, bruschette, carpacci, zuppe, minestre e piatti di pasta. Viene adoperato molto come base per salse e condimenti, oltre che nella frittura e nella cottura delle pietanze.