Pace fiscale: il Governo al lavoro per il taglio dell’IRPEF | Cosa cambierà

Viceministro del Tesoro Maurizio Leo (facebook maurizio leo) - adginforma.it
Il Governo sta lavorando per cambiare l’assetto fiscale del Paese. La prima mossa è il taglio dell’IRPEF, ma non solo.
L’ambito fiscale italiano cambierà in un certo qual modo, dal momento che il Governo si è messo in moto proprio per questa materia.
Ci saranno alcuni interventi fiscali importanti che sono stati già tutti discussi più volte da parte dei politici italiani.
La prima mossa del Governo sarà il taglio dell’IRPEF, ma ascoltando le parole dei vari diplomatici questo sarà solo l’inizio.
Lo scorso 25 maggio si è concluso il Festival dell’Economia di Trento e per l’occasione alcune figure importanti hanno voluto precisare determinati punti in fatto di economia.
Interventi fiscali
Una questione spinosa discussa durante l’evento è stata la sugar tax, vale a dire un’imposta che mira ad un’alimentazione più sana puntando a ridurre i consumi di zuccheri. Nel dettaglio, si tratta di una tassa di 10€ per ettolitro sulle bevande che contengono edulcoranti e 0,25€ per chilogrammo sui prodotti da utilizzare solo dopo essere stati diluiti.
Il viceministro del Tesoro Maurizio Leo ha affermato che la sugar tax scade a giugno e sarà necessario un intervento di rinvio. Questo vuol dire che tale imposta non entrerà in vigore il prossimo luglio, ma verrà posticipata almeno fino a gennaio 2026. Stando alle parole del viceministro dell’Economia, la sugar tax è uno di quegli argomenti di cui ci si deve occupare il prima possibile.
Diminuzione dell’IRPEF
Maurizio Leo ha chiarito quali saranno le prossime mosse del Governo in materia fiscale e oltre alla sugar tax, c’è qualcosa che ha la priorità. Stiamo parlando dell’IRPEF, che sarà diminuito per il ceto medio e le aliquote passeranno dal 35 al 33%. Avendo già intervenuto sul ceto medio-basso, adesso l’attenzione è rivolta a quello medio. Secondo skytg24.it, anche il vicepremier Antonio Tajani è favorevole alla diminuzione dell’IRPEF: “[…] per dare un segnale al ceto medio che deve e vuole essere tutelato da questo Governo”. Oltre alla questione IRPEF, ci sono ancora altri punti in ambito fiscale che vanno cambiati. Stiamo parlando di una riduzione dell’IVA sulle transazione delle opere d’arte. L’Italia è un città d’arte e con i suoi 1.637 antiquari attivi e le sue 1.618 gallerie d’arte non ha rivali in questo ambito.
Tuttavia, l’IVA al 22% (contro il 5,5% della Francia e il 7% della Germania) sta portando ad un lento ma inesorabile calo delle compravendite. Il ministro Alessandro Giuli, come riportato da skytg24.it, ha rassicurato che stanno lavorando ad un cambiamento in positivo per l’ambito artistico italiano. Il vicempremier Matteo Salvini ha parlato di pace fiscale, utile a portare soldi alle casse dello Stato, e afferma che si potrebbe raggiungere già entro la prossima estate. Tuttavia, come riporta il Sole 24 Ore, il viceministro Leo ha smorzato i toni di Salvini evidenziando che: “La commissione è al lavoro”. Quindi, molto probabilmente, la data stimata da Salvini non sarà quella reale.