Risultato eccezionale per Azienda sanitaria di Imola e Fondazione Cassa di Risparmio: il robot Da Vinci ha svolto 1.000 interventi

I medici

Il gruppo di dottori (instagram auslimola) - adginforma.it

Festeggiamenti dedicati al progetto robot Da Vinci partito meno di tre anni che ha raggiunto i 1.000 interventi eseguiti.

La sanità italiana guarda al futuro e il progetto robot Da Vinci realizzato due anni e mezzo fa con la collaborazione di Ausl di Imola, della Fondazione Cassa di Risparmio, finanziatrice, e dell’AOSP di Bologna del Policlinico Sant’Orsola festeggia un traguardo straordinario.

Il 9 gennaio 2023 è stato eseguito il primo intervento chirurgico robotico e dopo meno di tre anni il robot Da Vinci ha registrato più di 1.000 interventi eseguiti.

Secondo quanto riportato dal sito ilrestodelcarlino.it, la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola Silvia Poli ha affermato: “Questi sono i risultati di un momento significativo dal punto di vista scientifico, ma soprattutto umano”.

L’obiettivo iniziale era quello di svolgere 200 operazioni chirurgiche all’anno, ma dal 2023 al 2024 la casistica ha registrato un aumento del 46%.

Robot Da Vinci, operazioni da record

Come si legge su ilrestodelcarlino.it, gli oltre 1.000 interventi eseguiti dal robot Da Vinci non sono l’unico numero che lascia di stucco i diretti interessati. Infatti si parla anche di un importante investimento da parte della Fondazione, pari a più di 300.000€ all’anno per avere la possibilità di affittare il robot.

Ciò che fa aumentare il prezzo sono la qualità e la precisione chirurgica dell’oggetto, per non parlare della sicurezza e della dignità alle quali il paziente è sempre sottoposto. Leggendo ilrestodelcarlino.it, sappiamo che la direttrice Ausl Agostina Aimola ha dichiarato: “La chirurgia robotica è un elemento di qualità e di crescita” e si deve “continuare ad erogare prestazioni sanitarie altamente specialistiche, sofisticate e quindi costose”.

Il team riunito
L’annuncio del traguardo del robot (instagram auslimola) – adginforma.it

Il campo medico interessato

Stando alle informazioni riportate dal sito ilrestodelcarlino.it, la maggior parte degli interventi eseguiti dal robot Da Vinci sono stati del settore oncologico. Dato l’elevato costo, i medici non utilizzano questo robot per operazioni chirurgiche di bassa intensità, tranne se non si devono formare i colleghi alle prime armi.

Infatti, molti specializzandi dell’Università di Bologna svolgono parte del loro percorso all’ospedale di Imola con l’aiuto dei professori e dottori Renato Seracchioli ed Eugenio Brunocilla, rispettivamente dell’ambito ginecologico e fisiopatologo della riproduzione umana e in quello dell’urologia. I progressi della tecnologia uniti a quelli della medicina stando dando i loro primi risultati, con più di 1.000 interventi eseguiti da un robot in meno di tre anni.