Server delle banche impazziti, cancellano tutti i PRESTITI al di sotto dei € 5.000 euro | Se avevi un debito, ora non lo paghi più
Donna felice, prestiti spariti (Canva) Adginforma.it
Una cancellazione inattesa colpisce migliaia di prestiti. Scopri cosa sta succedendo davvero. Non è una truffa.
Nessuna email, nessuna telefonata, nessuna notifica in app. Eppure, qualcosa di incredibile sta accadendo.
Migliaia di cittadini si sono ritrovati con i prestiti sotto i cinquemila euro apparentemente cancellati.
Nessuna richiesta da parte loro, nessuna spiegazione immediata. Solo una voce che corre veloce: le banche stanno azzerando i debiti?
Qualcuno parla di attacchi informatici. Altri, di un errore nei server. Ma la verità, come spesso accade, è molto più concreta. E potrebbe riguardarti da vicino.
Prestiti scomparsi? Ecco cosa sta realmente succedendo
Negli ultimi giorni, in Sicilia, molti cittadini hanno notato movimenti anomali nei conti legati ai finanziamenti al consumo. In particolare, chi aveva sottoscritto prestiti per importi inferiori a cinquemila euro si è trovato davanti a una realtà inaspettata: la quota interessi risultava abbattuta o fortemente ridotta. Nessuna comunicazione preventiva, solo la sorpresa di un debito che sembrava svanito.
In rete si sono moltiplicate le speculazioni: hacker, bug nei sistemi bancari, qualche algoritmo impazzito. In realtà, dietro questa apparente cancellazione c’è una misura ufficiale, concreta e soprattutto legale. Una misura regionale che, seppur poco conosciuta, potrebbe fare la differenza per moltissime famiglie. Ma attenzione: non è automatica. Bisogna muoversi, rispettare le tempistiche e presentare la documentazione richiesta. Perché quello che sembra uno sconto fantasma, è in realtà un contributo pubblico che va richiesto. E il tempo per farlo è già partito.
Chi può beneficiare dell’azzeramento e come funziona davvero
La realtà è molto più semplice e potente di qualsiasi teoria complottista. Dal quindici maggio è attivo un bando regionale in Sicilia che prevede contributi a fondo perduto fino al settanta per cento sugli interessi di prestiti al consumo. La misura è destinata a chi ha sottoscritto, a partire da gennaio 2025, un prestito finalizzato all’acquisto di beni durevoli non di lusso. Per ottenere il contributo, è necessario che l’Isee duemilaventicinque del richiedente sia inferiore a trentamila euro. L’importo massimo rimborsabile è di cinquemila euro di interessi, con un minimo di centocinquanta euro, ma non riguarda l’intero capitale: si tratta di un aiuto per alleggerire il peso delle rate mensili.
Sono esclusi i prestiti per beni di lusso o per acquisti a breve durata, ma inclusi quelli per dispositivi medici o protesi. La domanda si presenta online sulla piattaforma ufficiale Irfis, entro il 18 giugno, tramite Spid o Carta Nazionale dei Servizi. È necessario allegare contratto del prestito, fattura del bene acquistato, Isee aggiornato e documento d’identità. Quindi no, le banche non stanno cancellando i debiti. Ma la Regione Sicilia sta dando una mano concreta a chi è in difficoltà.