SICUREZZA STRADALE: da oggi scattano le multe se superi i 40 km/h su tutte le strade | È permesso procedere solo a passo d’uomo

Posto di blocco - Adginforma.it

Posto di blocco - Adginforma.it (Fonte Pixabay)

Nuova stretta sulla mobilità: da oggi i limiti di velocità verranno monitorati in modo capillare in tutta Italia, con sanzioni pesanti per i trasgressori.

Dopo le recenti modifiche apportate al Codice della Strada (e con il conseguente inasprimento delle sanzioni), molti automobilisti si sono visti recapitare onerose multe, oltre alla spiacevole decurtazione dei punti dalla patente.

Ma se la guida in stato di ebbrezza è un’eventualità assolutamente evitabile, oltre che deprecabile, il pieno rispetto dei limiti di velocità può rivelarsi assai complicato, complice la mancanza di un’adeguata segnaletica in alcuni tratti stradali.

Proprio in virtù di questo, oggi cercheremo di fare chiarezza sui limiti vigenti con un breve vademecum al riguardo, in modo da scongiurare il rischio di incorrere in sanzioni e in potenziali incidenti.

Nelle strade urbane, il limite generale è di 50 km/h, ma può scendere a 30 km/h in prossimità di scuole, ospedali o zone residenziali, oppure salire a 70 km/h in quelle ad alto scorrimento, purché adeguatamente segnalato. E nelle strade extraurbane?

I limiti di velocità nelle strade extraurbane e in autostrada

Sulle strade extraurbane secondarie, come le provinciali, il limite è di 90 km/h, mentre su superstrade e tangenziali si sale a 110 km/h, che però scendono a 90 km/h in caso di maltempo.

Per quanto riguarda l’autostrada, il limite massimo di velocità resta a 130 km/h, ma scende a 110 km/h in caso di pioggia o neve. Solo in presenza di una segnaletica chiara è possibile spingere il motore a 150 km/h, ma si raccomanda di tenere sempre alta la soglia di attenzione. Per i motocicli valgono gli stessi limiti imposti agli automobilisti, con l’eccezione dei ciclomotori, che sono tenuti a rispettare i 45 km/h all’interno dei centri urbani. Infine, la normativa è stringente anche per le bici elettriche: il loro motore deve attivarsi solo durante la pedalata, e disattivarsi oltre i 25 km/h. Superare questa soglia o rimuovere i limitatori di velocità trasforma infatti il mezzo in un ciclomotore, con obbligo di targa, assicurazione, casco e patente, come accaduto recentemente a Bolzano.

Bici elettrica - Adginforma.it
Bici elettrica – Adginforma.it (Fonte Pixabay)

Da bici elettriche a bolidi su due ruote

La notizia risale a qualche giorno fa: a Bolzano la Polizia Municipale ha sequestrato ben 15 bici elettriche truccate, mezzi in grado di raggiungere la velocità di 40 km/h. Le e-bike, infatti, erano state modificate per funzionare come veri e propri ciclomotori, ma circolavano senza i relativi requisiti legali.

Inutile dire che le Forze dell’Ordine hanno provveduto a emettere una raffica di sanzioni a carico dei trasgressori, superando la cifra complessiva di 50.000 euro e contestando loro i reati di guida senza casco, assenza di patente, di targa e dei documenti di circolazione. Attenzione, quindi: ogni modifica alla propria bici elettrica può costituire un vero e proprio illecito, oltre che mettere a rischio l’incolumità del guidatore e degli altri utenti della strada!