Spagna al buio, interviene Sanchez e rassicura: nessun pericolo per i turisti il 1 maggio
Pedro Sanchez, premier spagnolo - adginforma.it (Foto Instagram @sanchezcastejon)
Si continua ad indagare sul maxi blackout che ha coinvolto la Spagna nella giornata del 28 aprile 2025: rassicurazioni dal premier Sanchez.
Nella giornata del 28 aprile scorso, la Spagna è stata travolta da un blackout che ha completamente spento l’intera penisola con conseguenze anche in Portogallo e parte della Francia.
Cinque secondi che per alcuni cittadini sono risultati fatali e sui quali il leader spagnolo Pedro Sanchez ha fatto sapere di voler indagare, per chiedere “conto delle responsabilità degli operatori privati” e stabilire il motivo dell’interruzione dell’energia elettrica.
Nella conferenza stampa tenutasi a Palazzo della Moncloa, il premier ha escluso la possibilità di un cyber attacco – come era stato inizialmente ipotizzato – ma non esclude alcuna ipotesi sulle cause del blackout fino a quando non si avranno “i risultati conclusivi dell’analisi dell’accaduto”.
E ai partiti di estrema destra che ritengono il blackout dovuto alla mancanza di energia nucleare, Sanchez ha risposto: “Se avessimo avuto una maggiore dipendenza dall’energia nucleare, la ripresa non sarebbe stata così rapida come quella che stiamo vivendo”.
Polemica sull’energia nucleare
Pedro Sanchez ha rispedito al mittente le accuse sulla carenza di energia nucleare dovuta alla scelta del governo di chiudere le 11 centrali nucleari presenti in Spagna nel lasso di tempo compreso tra il 2027 e il 20235. “La generazione di elettricità ieri (28 aprile, ndr) si è sconnessa, come quella delle altre fonti di energia, per cui l’energia nucleare non è stata più resiliente”, ha commentato il premier, che ha aperto una commissione di inchiesta per un’analisi tecnica da parte del Consiglio nazionale di sicurezza.
Si esclude, tuttavia, che la Spagna sia stata colpita dal blackout per un attacco hacker, mentre il capo delle operazioni di Ree – Rete Elettrica Spagnola – Eduardo Prieto ha spiegato cosa potrebbe essere accaduto poco prima che l’intera penisola si spegnesse. Nella giornata di lunedì, infatti, il sistema risultava stabile, ma intorno alle 12.30 “sono state rilevate due perdite di generazione di corrente di pochi secondi, che il sistema non è stato in grado di assorbire, provocando il black-out generalizzato”.
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La situazione in Spagna ora
A distanza di 48 ore dal blackout che ha spento l’intera Spagna, il premier Sanchez ha annunciato che la rete elettrica è tornata al 99,9%. La situazione è in fase di stabilizzazione. Le priorità dell’esecutivo restano due: “consolidare il ripristino del sistema elettrico al 100% e scoprire cosa sia accaduto per evitare che possa succedere di nuovo”.
Il premier ha rassicurato tutti i cittadini e i turisti previsti nella Penisola in occasione delle prossime festività: “Il governo di Spagna andrà fino in fondo all’accaduto e adotterà le misure necessarie perché non si ripeta più“.