STOP TARI: chiederne il pagamento diventa fuorilegge, non la paghi più | Se ti arriva la comunicazione, ti basta un modulo
Novità Tari -(Depositphoto)-Adginforma.it
Finalmente puoi usufruire dello stop Tari e smettere di versare soldi allo Stato per la tassa sui rifiuti solidi urbani.
Il tributo comunale dovuto da chi possiede, o utilizza, un immobile suscettibile di produrre rifiuti è una delle imposte più odiate. Per fortuna ora qualcuno può evitare di pagarla.
Se non vuoi più versare la Tari devi fare così: scopri subito come liberarti del salasso annuale.
Lasciati alle spalle le spese e smetti di spendere soldi per la tassa sull’immondizia.
Ecco che cosa fare se ricevi la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate.
Stop Tari, cancellata la tassa sui rifiuti
Se sei proprietario di un immobile sul territorio italiano, o se hai preso in affitto una casa o uno spazio di lavoro nel Bel Paese, allora saprai bene che cos’è è la Tari e quanto pesa sulle tasche dei contribuenti. Tutti gli italiani che hanno intestato a proprio nome un immobile a uso residenziale o commerciale o che hanno sottoscritto un contratto di affitto detestano tale tassa, imposta dal Governo, pur riconoscendone l’utilità.
Si tratta di una tassa che serve a coprire le spese comunali di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La Tari è dovuta da chiunque abiti o abbia un immobile che potrebbe produrre rifiuti. Per fortuna però in alcuni casi è possibile non pagarla, senza infrangere la Legge. Scopri come fare a smettere di spendere soldi per la tassa sull‘immondizia.
Come approfittare della ghiotta occasione di risparmio
Purtroppo non esiste un vero e proprio modo per evitare di pagare la Tari, a meno che non ci si trovi in una situazione particolare, per la quale la tassa risulta in prescrizione. In alcune circostanze infatti, si può evitare di versare il contributo comunale, che è obbligatorio per chi ha un immobile di proprietà o per chi ha preso in locazione un appartamento o un ufficio. La Legge numero 296 del 2006, all’articolo 1 comma 161 prevede che la Tari sia soggetta a prescrizione entro 5 anni. Dunque se l’Agenzia delle Entrate non provvede a richiedere il pagamento dell’imposta, allora, trascorsi cinque anni da quando era dovuto il pagamento, si può evitare di versare la tassa sui rifiuti solidi urbani.
Questo vuol dire che se non hai pagato la tariffa relativa all’anno 2020 e entro il 31 dicembre 2025 non ricevi comunicazioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, che richiede di versare quanto dovuto, non hai più l’obbligo di sanare la tua posizione debitoria, perché il Comune a cui dovevi il pagamento ha perso il diritto di esigerlo. In conclusione, se ricevi solleciti di pagamento per annualità passate, verifica subito se hai diritto a non pagare senza infrangere la Legge.