“Ti MULTANO anche a piedi”: in questa città nessuna pietà in strada | Il vero orgoglio di Salvini

Multe a piedi (Canva) Adginforma.it
Multe da record e cittadini sotto assedio: cosa sta succedendo? Anche se cammini ti svuotano il portafoglio.
C’è una città italiana dove attraversare fuori dalle strisce o sostare per pochi secondi può costare caro.
Qui, i verbali piovono a ritmi impressionanti, e i cittadini si chiedono se la sicurezza sia davvero l’obiettivo o solo un pretesto per fare cassa.
Ogni giorno aumentano le sanzioni, ma anche il sospetto che dietro i numeri da record ci sia qualcosa di più.
A sorpresa, i dati ufficiali svelano una realtà che pochi si aspettavano. E i conti non tornano. Cosa sta succedendo e di quale città si tratta?
L’Italia delle sanzioni: quando attraversare la strada diventa una spesa
Succede sempre più spesso: bastano pochi secondi in doppia fila, una frenata sulla linea o un attraversamento distratto, ed ecco che il verbale arriva a casa. Le sanzioni per violazioni al Codice della Strada sono ormai parte della quotidianità, ma in alcune zone sembrano aver assunto un ritmo implacabile. Aumentano gli autovelox, si moltiplicano le segnalazioni, e cresce la sensazione che non si tratti solo di sicurezza.
A livello nazionale, si parla di milioni di euro incassati ogni anno dai Comuni. Ma la vera domanda resta senza risposta: quei soldi vengono davvero reinvestiti per rendere le strade più sicure, o finiscono in tutt’altre voci di bilancio?
Cagliari è la capitale delle multe: 4,3 milioni incassati in un solo anno
A guidare questa corsa alle sanzioni è Cagliari, che nel 2024 ha registrato un incasso record di 4,34 milioni di euro solo da multe stradali. A rivelarlo è un’analisi di Adiconsum Sardegna, basata su dati ufficiali del Ministero dell’Interno. Il dato più impressionante? La media pro capite: 40,7 euro a cittadino, la più alta dell’intera regione. Alle spalle del capoluogo troviamo Olbia (2,4 milioni, 39 euro pro capite) e Sassari, con 1,5 milioni in forte crescita. Ma l’aumento più marcato si registra a Nuoro, che con 957.000 euro incassati ha segnato un +136% rispetto all’anno precedente.
Anche i piccoli comuni non sono da meno: Monastir ha incassato 1,3 milioni, Decimomannu oltre 700.000 euro, mentre Iglesias sfiora i 500.000 euro. A lanciare l’allarme è il presidente di Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu, che chiede trasparenza: “Almeno il 50% degli incassi dovrebbe andare alla sicurezza stradale, ma spesso servono solo a coprire i buchi di bilancio”. Intanto, dal 12 giugno 2025, entra in vigore il decreto del Ministero dei Trasporti: saranno i prefetti a stabilire dove piazzare gli autovelox. Nasce anche un Osservatorio nazionale sulle multe, per vigilare su come i Comuni spendono questi fondi. Ma finché le regole non cambieranno davvero, una cosa è certa: in città come Cagliari, anche andare a piedi richiede prudenza estrema.