“Vietati bagno schiuma e profumi”, questo è l’assurdo emendamento di questo comune italiano | Si rischiano multe fino a € 500

Donna preoccupata e infastidita

Donna preoccupata e infastidita (Canva) Adginforma.it

Un comune italiano introduce il divieto di odori forti nelle case e nei negozi: cosa prevede davvero l’ordinanza e perché fa discutere.

Chi ama i profumi intensi o non può fare a meno del proprio bagnoschiuma preferito farebbe bene a fare attenzione.

Da giugno, in un comune italiano, entra in vigore un’ordinanza che vieta le cosiddette molestie olfattive.

Non solo nei ristoranti e nei negozi, ma anche nelle abitazioni private. Il provvedimento ha fatto subito discutere.

Da una parte chi lo difende in nome della qualità dell’aria, dall’altra chi lo considera discriminatorio. Ma dove sta accadendo tutto questo?

Odori sotto accusa: volano divieti a raffica

Il centro del dibattito sono gli odori, o meglio quelli definiti molesti. Che si tratti di spezie forti in cucina, di fragranze persistenti spruzzate negli ambienti, oppure di esalazioni provenienti da attività commerciali, tutto ora può trasformarsi in un problema. Secondo i promotori dell’ordinanza, la decisione è stata presa in risposta a numerose segnalazioni da parte dei cittadini, preoccupati per la salubrità dell’aria nei propri quartieri. Il testo parla chiaro: le emissioni olfattive che arrecano disturbo alla quiete pubblica saranno sanzionabili.

La multa? Fino a 500 euro. E non si tratta solo di fastidi legati ai ristoranti o ai locali pubblici: anche le abitazioni private sono coinvolte. La misura riguarda ogni tipo di odore percepito come eccessivo o invasivo. Ma chi stabilisce cosa è tollerabile e cosa no? In mancanza di strumenti specifici, si parla di evidenza oggettiva, con la possibilità per la polizia municipale di intervenire senza bisogno di apparecchi di misurazione. Una soglia di tolleranza affidata, quindi, alla percezione.

Bagnoschiuma vietato
Donna fa la doccia con bagno schiuma (Canva) Adginforma.it

Il comune che ha dichiarato guerra ai profumi

A firmare il provvedimento è stato un sindaco del Sud, deciso a mettere un freno a ciò che ha definito un problema emergente. La nuova regola vieta espressamente ogni emissione olfattiva considerata persistente e fastidiosa. Questo vale per qualunque sia la sua origine: cucine, forni, deodoranti per ambienti, detersivi con odori invadenti.

Il caso ha suscitato grande clamore sui social, anche perché molti sospettano che il provvedimento sia un modo per colpire una specifica comunità presente sul territorio, molto attiva nel settore della ristorazione. Ma dove accade tutto questo? Il comune che ha introdotto queste sanzioni è Palma Campania, in provincia di Napoli. Qui, con l’ordinanza numero 105 del 6 maggio 2025, le “molestie olfattive” sono diventate ufficialmente vietate. Chi non si adegua rischia una multa salata e l’intervento delle autorità.