Zanzara tigre: partono le ordinanze comunali per combattere la proliferazione degli insetti

Zanzara tigre (pexels) - adginforma.it
Le ordinanze cittadine sono partite e servono per impedire la diffusione dell’insetto simbolo dell’estate, la zanzara tigre.
La stagione estiva è iniziata da qualche giorno e i primi avvistamenti di zanzare tigri sono stati già registrati più volte tra i cittadini italiani.
Ogni anno questi insetti sono sempre di più, andando ad infastidire e pungere moltissime persone.
Le zanzare tigri e le zanzare comuni, però, non danno solo fastidio ma possono anche trasmettere alcune malattie infettive come la febbre gialla e la malaria.
Questo pericolo sanitario combinato alla proliferazione di questi insetti, che aumento ogni anno, ha portato all’avvio di alcune ordinanze comunali.
Come contrastare la proliferazione della zanzara tigre
Per poter evitare che le zanzare tigri e le zanzare comuni aumenti a dismisura, si devono adottare determinati accorgimenti e si devono mettere in pratica sia nella vita privata che in quella pubblica. L’ordinanza comunale è stata approvata e la sua finestra temporale di attività va dal 17 giugno al 31 ottobre 2025.
La prevenzione è l’arma fondamentale per impedire l’aumento di questi insetti, quindi si devono svuotare i sottovasi, i contenitori e le piscine non utilizzate, evitare ristagni d’acqua nei cimiteri e negli orti e coprire i recipienti con delle reti in caso di pioggia. In altre parole, l’impegno comune è quello di evitare il ristagno d’acqua in qualunque luogo possa verificarsi tale fenomeno. Inoltre, dal 17 giugno scorso è possibile ritirare all’Ufficio relazioni con il Pubblico i kit antilarvali. Questi strumenti sono utili a fermare la proliferazione e la diffusione delle zanzare.
Sanzioni
Evitare di far formare ristagni d’acqua nelle proprie abitazioni e nei luoghi pubblici è fondamentale, dal momento che le zanzare tigri e comuni femmine cercano proprio luoghi simili per poter deporre le loro uova. L’ordinanza comunale è partita da Trento e il sindaco Franco Ianeselli ha incitato i privati e le imprese ad adottare i comportamenti sopracitati per non far proliferare le zanzare.
Questa impresa si divide su più fronti, dal monitoraggio alla distribuzione di prodotti larvicidi fino ai trattamenti specifici nelle zone pubbliche e all’istruzione per la sensibilità pubblica. Tutti devono dare il loro contributo per poter raggiungere l’obiettivo finale. Da maggio scorso, in collaborazione con il MUSE (Museo delle Scienze), sono state posizionate 47 ovitrappole. Queste non usano insetticidi, quindi sono trappole ecologiche e sostenibili. Chiunque non rispetti l’ordinanza cittadina viene sanzionato con una multa che va dagli 89 ai 539€.