Pavimenti realizzati in pvc, quali sono i vantaggi

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Al giorno d’oggi, tra le varie soluzioni in quanto a pavimentazione di un’abitazione, troviamo sicuramente quelle create in pvc. Si tratta di un’opzione che si sta facendo largo alla stregua di alternativa in confronto al parquet oppure a proposte più classiche, come nel caso delle piastrelle realizzate in ceramica. Sul mercato attualmente si possono trovare tante tipologie differenti di pavimento pvc, proviamo a capire le principali caratteristiche.

Che cos’è il pvc

Si tratta di un polimero che si ricava dall’operazione di distillazione del petrolio e del cloruro di sodio. Tutti i diversi pavimenti che vengono realizzati con questo materiale fanno parte di una categoria ben specifica, ovvero quella dei pavimenti resilienti. Proprio per tale ragione, è un materiale che è largamente impiegato in ambito edile da un bel po’ di tempo, soprattutto per via del suo alto livello di versatilità.

Se almeno all’inizio il pvc veniva impiegato di frequente nelle strutture più grandi, come nel caso ad esempio delle palestre o delle scuole, va detto che il pavimento in pvc si è diffuso in maniera molto vasta anche nell’universo casalingo.

Quale tipologia di pavimento in pvc scegliere

Una volta compreso che il pvc è semplicemente una variante sintetica del linoleum, è bene mettere in evidenza il suo punto di forza è la durata, che in media si aggira intorno a una decina di anni. Tra l’altro, quando viene conservato a una temperatura stabile, il pvc acquisisce ancora maggiore stabilità e diventa molto più sicuro.

Sono numerose le soluzioni che si trovano in commercio per quanto riguarda i pavimenti in pvc. Prima di tutto, è interessante notare come questo tipo di pavimentazione riesce a garantire la riproduzione, decisamente fedele va detto, di superfici ben più classiche, come nel caso delle pavimentazioni in marmo piuttosto che in ceramica, oppure le finiture realizzate in legno. Insomma, il fatto di poter scegliere la pavimentazione in pvc dotata di un effetto differente in base al tipo di pavimento che si vuole riprodurre è un vantaggio di non poco conto.

Un altro vantaggio legato ai pavimenti in pvc è sicuramente quello legato alla loro completa atossicità, senza dimenticare come non rilasciano sostanze inquinanti nell’ambiente circostante e, tra l’altro, tali pavimenti possono essere anche riciclati. Non dobbiamo dimenticare un altro aspetto molto interessante, ovvero che il cloruro di polivinile che va a formare il pvc si tratta di un materiale realizzato molto di recente e, proprio per questo motivo, è oggetto di continue verifiche, con l’intento di rispettare quanto previsto dalle direttive e dai vari regolamenti comunitari in materia.

La classificazione dei pavimenti in pvc

Questo tipo di pavimento si caratterizza per una prima distinzione, ovvero quella che intercorre tra i pavimenti tecnici, che sono perlopiù impiegati al settore professionale, piuttosto che per gli ospedali o per gli studi sanitari, ma anche per i centri sportivi ad esempio. La seconda categoria è quella dei pavimenti ltv, che vengono spesso e volentieri destinati al settore residenziale e commerciale.

Come detto, il pavimento in pvc è tipicamente vinilico e, di conseguenza, è molto complicato che possa assorbire l’acqua. Proprio in merito a quest’ultimo punto di vista, è giusto evidenziare un’altra differenziazione, ovvero quella tra pavimenti in pvc omogeneo e pvc eterogeneo. Il primo tipo si caratterizza per essere del tutto impermeabile, visto che è formato in tutto e per tutto dalla medesima mescola, dalla superficie fino alla parte superiore. Il pavimento in pvc eterogeneo, invece, si caratterizza per essere formato da vari strati che vengono poi assemblati. In questo caso, la superficie risulta essere completamente impermeabile, a differenza dello stato che sta al di sotto, che potrebbe rivelarsi leggermente assorbente.