PENSIONI: cambia tutto, con una semplice domanda è possibile avere € 635 in più | Puoi riceverli già dal prossimo cedolino
Coppia in pensione (Canva) Adginforma.it
Un diritto poco conosciuto permette di ricevere un’importante integrazione alla pensione: tutto dipende da una semplice domanda.
C’è chi aspetta bonus straordinari e chi spera in aumenti promessi da anni. Ma esiste una somma, già prevista dalla legge, che può essere ottenuta subito.
Si tratta di un’integrazione che può fare la differenza nella vita quotidiana, specie per chi ha un reddito basso.
Eppure pochi ne parlano, e ancor meno la richiedono. Il motivo? Nessuno ti avvisa.
Ma se presenti la domanda in tempo, potresti riceverla già dal prossimo cedolino. Ecco di cosa si tratta e come agire.
Cifre modeste, valore enorme: quando poco diventa fondamentale
Nel sistema pensionistico italiano, ogni centesimo conta. Soprattutto per chi vive da solo, con una pensione minima e spese in continuo aumento. Spesso, ci si concentra su grandi riforme o promesse elettorali, dimenticando che le misure più utili sono già operative, solo poco pubblicizzate. Parliamo di somme che non cambiano la vita, ma la migliorano: 50 euro in più al mese possono aiutare a pagare una bolletta, a comprare farmaci, a respirare un po’ più serenamente.
Eppure, migliaia di pensionati ogni anno non ne approfittano. La ragione è semplice: questi aiuti non arrivano in automatico, vanno richiesti. E chi non sa di averne diritto, rinuncia. Conoscere le possibilità, informarsi e agire per tempo è l’unico modo per non lasciarsi sfuggire ciò che spetta di diritto.
Vedove e vedovi: come ottenere fino a 635 euro in più
L’integrazione in questione riguarda i titolari di pensione di reversibilità, cioè vedove e vedovi che hanno perso il coniuge. L’INPS riconosce una maggiorazione sociale fino a 52,91 euro al mese, pari a 635 euro l’anno, per chi rientra in specifici limiti reddituali. Per ottenere l’intero importo, il reddito personale non deve superare i 7.328 euro annui; con redditi compresi tra 7.328 e 10.124 euro, si ha diritto a una quota parziale. Il beneficio è individuale e non considera l’abitazione principale, ma include rendite, interessi, affitti e altre entrate.
Attenzione però: l’importo non viene accreditato in automatico. Serve presentare una domanda specifica all’INPS, attraverso il sito ufficiale o con l’aiuto di un patronato. Il riconoscimento può partire già dal cedolino successivo alla domanda, a condizione che tutti i requisiti siano rispettati. Un piccolo passo amministrativo può trasformarsi in un aiuto prezioso, duraturo, concreto. Basta saperlo — e agire per tempo.