Scandalo Dossieraggio Illecito: Politici, Sportivi e Attori tra le Possibili Vittime

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La Procura di Perugia è al centro di un’indagine che ha come protagonisti politici, sportivi, attori e personaggi pubblici, vittime potenziali di un sistema di dossieraggio illegittimo che ha scoperchiato un possibile “mercato” di informazioni riservate utilizzate per interessi illeciti.

Le indagini sono partite dalla denuncia del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, seguita dalla pubblicazione da parte di un quotidiano dei compensi ricevuti dal colosso Leonardo. I riflettori si sono accesi su un ufficiale della Guardia di Finanza, attualmente sotto indagine per accesso abusivo ai sistemi informatici.

Ma chi potrebbe essere coinvolto in questo turbinio di dossier illegali e informazioni riservate? Le fughe di notizie in questione hanno coinvolto negli ultimi anni diverse personalità di spicco nel mondo della politica (Renzi, Conte, Casalino…), dello sport e dello spettacolo.

Per il Procuratore Capo di Perugia, Raffaele Cantone, questa è un’inchiesta potenzialmente esplosiva. Oltre alla questione se il maresciallo indagato possa essere coinvolto, è aperta l’ipotesi che ci siano altri membri delle forze dell’ordine coinvolti nella divulgazione di queste informazioni.

Il maresciallo indagato aveva ammesso gli accessi illeciti, spiegando che si trattava di una pratica comune nel suo ambiente di lavoro. Questa ammissione, unita alle altre potenziali violazioni, hanno portato l’inchiesta da Roma a Perugia, con l’obiettivo di indagare sulle possibili responsabilità dei magistrati romani.

Questo dossieraggio illegittimo potrebbe avere avuto un impatto significativo sulla politica italiana. Crosetto ha infatti sottolineato un tentativo di influenzare la composizione del nuovo governo attraverso l’acquisizione e la divulgazione illecita di notizie false.

Il Procuratore Cantone ha esteso l’ambito delle indagini oltre l’ipotesi originale di violazioni di notizie riservate a danno del Ministro Crosetto. Ora, l’attenzione si rivolge agli accessi a banche dati pubbliche presumibilmente non leciti da parte di un membro della Guardia di Finanza.